La situazione incerta del Pdl blocca il centrodestra anche a livello locale. In tante province o comuni prossime al voto di maggio, nonostante manchino pochi mesi all’apertura delle urne, ancora nessuna decisione po’ essere presa in merito a possibili alleanze. La spaccatura all’interno del Pdl è marcata e, ad oggi, sembra non più rimarginabile. Ma Berlusconi non sta ad aspettare il Casini o il Fini di turno e sta lavorando al suo nuovo soggetto politico: si chiama “Italiaâ€. Ad anticipare nome e foto del logo è l’agenzia “Dire†che rivela in anteprima il nome e il simbolo che il Cavaliere avrebbe registrato immediatamente dopo il 15 dicembre, dopo cioè aver incassato la fiducia in Parlamento. Nessuna accomunanza, al momento, con altre aree politiche. Berlusconi sembra aver abbandonato l’idea del partito unico, idea che era stata sposata solo da Gianfranco Fini disposto, all’epoca, a sciogliere il vecchi partito di Alleanza Nazionale. Accomunanza che non si aspetta dal suo alleato storico, la Lega, il quale certamente non rinuncerebbe al simbolo che lo radica nel Nord Italia, ben che mai dall’Udc il cui leader Casini, già alla fondazione del Pdl e alla possibilità di accorpare, rispose di no. Le elezioni comunali e provinciali (e forse non solo quelle) incombono, per cui Berlusconi prepara un nuovo strumento politico con cui confrontarsi nel tentativo di mantenere i consensi. Italia rievoca un po’ il simbolo di Forza Italia e contiene molti richiami nazionali; agli strateghi del premier non è certo sfuggito il particolare del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Ermanno Amedei