Le associazioni Centro Dei Diritti Cds Onlus, La Fabbrica Di Nichi Cassino, Giovani Democratici Cassino, Verdi Ambiente E Societa’ – Vas Onlus Cassino aderiscono allo sciopero e alla manifestazione della Fiom proclamata per venerdì 28 prossimo. Lo annunciano a firma congiunta le associazioni interessate in una nota stampa che riceviamo e pubblichiamo.
“Il 13 e 14 gennaio, i lavoratori di Mirafiori sono stati chiamati, sotto la minaccia di chiusura dello stabilimento, ad approvare, tramite votazione referendaria, l’accordo-capestro imposto da Marchionne; si è trattata, in tutta evidenza, di una votazione non libera, ma un ricatto portato con una pistola puntata alla tempia. Nonostante ciò, il sì all’accordo ha vinto, ma con solo il 54% dei
voti; decisivo è stato il contributo dei “colletti bianchiâ€, altrimenti la ribellione degli operai avrebbe portato a bocciare l’intesa! Si è trattato di un risultato di fondamentale importanza, che ci dà delle indicazioni ben precise: dentro la crisi, c’è una classe di lavoratori, gli operai, che non si piega a nessun ricatto, neppure in una condizione estrema, quale è il rischio del posto di lavoro; che diritti costituzionali, come il diritto di sciopero ed il diritto di rappresentanza nei posti di lavoro, sono diritti indisponibili; che il conflitto capitale-lavoro è stato rimesso al centro dell’agenda politica e
tutte le forze politiche dovranno fare i conti con esso.
In forza dei risultati ottenuti a Pomigliano e Mirafiori, Marchionne imporrà accordi sempre più stringenti e penalizzanti anche agli stabilimenti di Cassino e Melfi.
Questa situazione, nonostante le grandi prove di resistenza presenti nel Paese, potrebbe produrre una svolta autoritaria e reazionaria nelle relazioni sociali, necessaria alla classe padronale per poter controllare la crisi, e nella consapevolezza che anche la Scuola Pubblica, la Sanità Pubblica e i territori stanno subendo attacchi che vanno nella medesima direzione, ADERIAMO ALLO SCIOPERO DELLA FIOM proclamato per venerdì 28 gennaio 2011
Facciamo appello e lavoreremo affinché sia generalizzato, facendo sì che sia un altro punto d’incontro e terreno di massima unità per tutte le lotte sociali che stanno infiammando questo Paese.
Auspichiamo, inoltre, che si possano trovare, in piazza, assieme, oltre ai lavoratori (anche non appartenenti alle sigle sindacali che hanno proclamato lo sciopero), gli studenti, i comitati ambientali in difesa dei territori, i comitati in difesa dei beni comuni, i pensionati, ecc.
Siamo tutti chiamati a difendere l’ultima trincea dei diritti e delle tutele che, se superata, potrebbe dar luogo a sbocchi autoritari irreversibili.
Siamo convinti – termina il comunicato stampa – che nessuno deve poter utilizzare la crisi per trarne beneficio attraverso un peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e dei cittadini tutti”.