Compravano nel Lazio e nel Pescarese e rivendevano a Vasto. Si tratta di una organizzazione di spacciatori, in larga parte albanesi, tutti residenti a Vasto che, a piccole quantità per volta, movimentavano complessivamente grossi quantitativi di cocaina. I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Vasto, a conclusione di un’attività d’indagine, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. del Tribunale di Vasto, a carico di: Pllumbi Sokol, nato in Albania nel 1983, domiciliato a Vasto, disoccupato; Konci Ermand, nato in Albania nel 1982, domiciliato a Novi Ligure, operaio; Pennino Giampiero, nato a Sesto San Giovanni nel 1982, domiciliato a Vasto, operaio.
E’ stato sottoposto, invece, alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. Natarelli Angelo, 24enne, operaio di Vasto.
Sono stati, inoltre, denunciati in stato di libertà : L. E., nato in Albania nel 1983, domiciliato a San Severo; M. L., nato in Albania nel 1981, domiciliato a Vasto; H. L., nato in Albania nel 1989, domiciliato a Vasto; C. F., nato in Albania nel 1973, domiciliato a Casalbordino. Tutti sono accusati, a vario titolo, di detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
Pennino deve rispondere anche di estorsione, avendo minacciato di morte un acquirente qualora non avesse saldato il suo debito ammontante a oltre tre mila euro.
Konci Ermand è stato fermato e tratto in arresto a Novi Ligure in collaborazione con i carabinieri della locale Compagnia.
L’indagine, durata circa un anno e diretta dalla Procura della Repubblica di Vasto, è scaturita dai controlli effettuati dai carabinieri presso alcuni bar e locali d’intrattenimento di Vasto e San Salvo, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale di Chieti.
L’osservazione dei movimenti di alcuni soggetti di origine albanese, i pedinamenti di tossicodipendenti del luogo ovvero provenienti dalle Regioni limitrofe, nonché le frequentazioni di questi soggetti con pregiudicati del posto, grazie anche all’utilizzo di ausili tecnici, ha consentito ai militari dell’Arma, di smascherare i responsabili di una redditizia attività di spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina, e segnalare alla competente Autorità Amministrativa gli assuntori di tale sostanza.
Le perquisizioni, che hanno interessato oltre l’Abruzzo, anche il Molise, la Puglia, la Campania, il Lazio e il Piemonte, hanno permesso di recuperare materiale di importante valenza probatoria e utile per il prosieguo delle indagini, che potrebbero dar luogo ad ulteriori sviluppi.
La particolarità dell’attività di spaccio, posta in essere dai soggetti arrestati, era rappresentata dal fatto che gli spacciatori non detenevano grossi quantitativi di droga, bensì singole dosi che venivano cedute in qualsiasi ora del giorno direttamente nei bar, dove il Pllumbi Sokol stazionava abitualmente, facendosele pagare 70/80 euro ciascuna in contanti, oppure anche a credito, come in qualche caso.
Della cocaina, a seconda dei periodi, gli indagati si rifornivano, sempre in piccole quantità , nel Lazio, a Pescara e nel foggiano.
Dalle intercettazioni telefoniche si è scopeto che il punto di riferimento era il Pllumbi Sokol, il quale si era stabilito a Vasto con regolare permesso di soggiorno, dal quale risultava che svolgeva il lavoro di “badante†presso una famiglia di parenti.
Al termine delle attività burocratiche ed amministrative, i soggetti arrestati sono stati associati nelle Case Circondariali di Vasto ed Alessandria (il Konci Ermand) in attesa degli interrogatori da parte dei magistrati competenti.