Gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Frosinone, nell’ambito di un’articolata attività d’iniziativa di prevenzione e repressione delle violazioni in materia di contrasto all’evasione fiscale nel settore dei prodotti energetici sottoposti ad “accisa†e di sicurezza sul lavoro nel corso dell’ultimo anno, hanno eseguito nel territorio frusinate diversi interventi concretizzatisi con il sequestro di circa 115.000 litri di carburanti, 8 depositi clandestini costituiti da 25 serbatoi destinati a contenere circa 400.000 litri di prodotti, nonché 20 apparecchi erogatori.
Sono state deferiti alle Procure di Frosinone e Cassino 8 soggetti responsabili.
I depositi sono risultati privi della prescritta certificazione di prevenzione incendi e completamente sconosciuti alle Autorità preposte al rilascio delle autorizzazioni all’esercizio del deposito stesso in disattesa alle recenti norme contemplate nel T.U. sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro – D.Lgs. 9 aprile 2008, nr. 81 e successive modificazioni ed integrazioni.
L’azione intrapresa dalle Fiamme Gialle sul territorio frusinate, coordinata dal Comando Provinciale di Frosinone, si è resa necessaria non solo per contrastare l’evasione nel settore dei carburanti, ma soprattutto per scongiurare gravi pericoli d’incendio e/o fenomeni di rischio ambientale, a tutela della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini, in considerazione dell’alta concentrazione del liquido infiammabile giacente nelle immediate vicinanze di civili abitazioni.
L’attività svolta riemerge prepotentemente sull’onda dei recenti gravi fatti di cronaca riportati dai media negli ultimi giorni come una vera e propria emergenza.
L’azione di servizio di che trattasi, comunque, ancora una volta ha avvalorato il dato che il comparto dei prodotti petroliferi è caratterizzato, non solo da un elevato rischio di evasione fiscale, spesso causa anche di irregolarità di stoccaggio e circolazione clandestina, ma soprattutto dalla disattesa delle rigorose norme di sicurezza e prevenzione già in vigore per i prodotti infiammabili ed esplodenti.
Gli undici gestori dei diversi depositi sono stati deferiti alle Procure della Repubblica presso i Tribunali di Frosinone e Cassino, per le fattispecie penalmente rilevanti, e all’Ufficio delle Dogane di Frosinone, competente per le violazioni amministrativo-fiscali in corso di definizione, oltre ad essere segnalati al Comando dei Vigili del Fuoco, proprio per le gravi omissioni in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al citato T.U. n. 81/2008.