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Fiat, Tedeschi (Idv): “Ora tocca a Cassino, noi contrari ad accordo”

“E ora tocca a Cassino. Marchionne lo ha comunicato ufficialmente. Io personalmente e l’Italia dei Valori saremo il 28 Gennaio alla manifestazione al fianco dei lavoratori e della FIOM. Marchionne ha attaccato la FIOM accusandola oltretutto di un attacco mediatico che lui stesso, a suo dire, non avrebbe saputo fronteggiare con efficacia. Qualcosa di vero c’è in questa affermazione dell’ Ad di Fiat Auto: è vero che non c’è stato dialogo, è mancata la comunicazione perché non si voleva comunicare, ma solo imporre una decisione già presa ed in questo ha avuto un importante ruolo l’assenza del Governo che, come si sa, non si occupa della politica industriale di questo Paese e tanto meno della Provincia di Frosinone. La contrarietà all’accordo, come già più volte ribadito, nasce dalla consapevolezza di chi conosce il settore metalmeccanico e sa che la partita non si può giocare al ribasso sui costi di produzione tra l’Italia ed i Paesi in cui i lavoratori non sanno dove sta di casa la sicurezza, l’ambiente e tanto altro. Se il gioco deve essere al massacro, noi non ci stiamo, la nostra idea di fabbrica integrata e di fabbrica Italia è un’altra: è un’idea che vede al primo posto diritti e doveri, ma dove ognuno svolge il proprio ruolo pienamente e assumendosi le proprie responsabilità anche etiche e sociali. E’ troppo comodo parlare quando si ha la residenza in Svizzera e quando il proprio reddito prevalente viene dalle stock options. Gli operai dello stabilimento di Cassino hanno la residenza in Italia, alcuni fanno diverse ore di viaggio al giorno per raggiungere lo stabilimento, ma non in elicottero.” Lo dichiara in una nota il consigliere regionale dell’Italia dei Valori, Anna Maria Tedeschi.

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