Fuochi di artificio venduti senza autorizzazione, la procura indaga su azienda Casertana
3 Gennaio 2011La Procura della Repubblica di Cassino starebbe per iniziare una indagine su come, pericolosi fuochi di artificio, possano essere stati venduti a persone non autorizzate al possesso e al trasporto. L’indagine prende piede da un sequestro effettuato sull’A1 dalla polizia stradale della sottosezione di Cassino nella seconda settimana di dicembre. Gli agenti trovarono, stipati in una station wagon, 3,5 quintali di pericolosissimi ordigni usati come fuochi di artificio, che sarebbero stati venduti sul mercato illegale come botti di capodanno. La pericolosa merce era stata prodotta da un’azienda Casertana ed era diretta a Roma. Il cinese e la moglie che lo accompagnava non avevano alcun tipo di autorizzazione anche se, per il possesso e il trasporto di quegli ordigni, sarebbe stata necessaria una autorizzazione prefettizia o il porto d’armi. Materiale la cui pericolosità vietava di disporne un pezzo sull’altro, era ammucchiato nell’auto invece in maniera inverosimile tanto che sarebbe bastata una scintilla, provocata anche da un urto, per scatenare un’esplosione infernale. La merce è stata sequestrata e i due stranieri denunciati ma, da quel sequestro, sarebbe partita una informativa per successiva indagine per far chiarezza su come, merce così pericolosa, fosse finita in mano a commercianti senza alcun tipo di autorizzazione.