Gli italiani amano gli animali a tal punto da mangiarli, FerderFauna spiega
31 Gennaio 2011Da FederFauna riceviamo e PubblichiamoIl Rapporto Italia dell’Eurispes rileva si’, che “per l’87,2 % degli italiani, quello nei confronti degli animali e’ un sentimento positivo”, ma anche che il 93,7% degli Italiani, gli animali li mangia. Infatti, il rapporto conferma che solo “il 6,3% della popolazione ha eliminato dalla propria dieta carne e pesce” e che di questo 6,3%, solo il 44%, ovvero meno della meta’ (il 2,77% del totale), e’ mosso in tal senso da ideologie animaliste. Nulla in confronto ad un 17,8% degli italiani che considera la caccia “un’abitudine accettabile” o ad un 23,9% che pur “poco” ma la approva. Nulla in confronto ad un 14,1% che valuta positivamente il fatto di indossare capi di pelliccia o di un 24,2% che pur “poco” ma lo approva. Nulla in confronto ad un 10,1% di italiani che giudica positivamente l’utilizzo degli animali all’interno degli spettacoli circensi. Che poi Eurispes metta in luce che un 58,8% non approvi “per niente” i capi di pelliccia, puo’ essere: l’analisi parla di un 70,9% di italiani che privilegia l’acquisto di prodotti di abbigliamento presso punti vendita piu’ economici come grandi magazzini, mercatini, outlet e di una crisi economica che costringe a risparmiare ed adattarsi!… Un 56,6% che non approva per niente la caccia, e’ possibile in un Paese dove oltre il 98% degli abitanti a caccia non ci va e probabilmente della caccia sa solo quello che gli propinano certi media. Ma cosa centra il fatto che non piacciano gli animali al circo a chi comunque non metterebbe mai piede sotto un tendone?!… Eppure Carla Rocchi dell’Enpa sembra sia stata subito pronta a dire: “sembra indiscutibile che gli italiani abbiano le idee molto chiare, cioe’ assolutamente contrarie a ogni forma di sfruttamento e maltrattamento”; il che e’ piu’ che probabile, ma lo e’ altrettanto che gli italiani abbiano un’idea dello sfruttamento e del maltrattamento ben diversa da quella della Rocchi. Ma FederFauna questa volta approva anche un commento di Felicetti della Lav, il quale avrebbe detto: “questi dati sono un nuovo forte monito alla classe politica nazionale ma anche alle amministrazioni locali”. Infatti, visto che cacciatori, pescatori, allevatori, commercianti, circensi e gli altri facenti parte del 93,7% degli italiani, non hanno mai chiesto di vietare le carote o i finocchi a quel 2,77% di animalisti vegetariani, FederFauna auspica che la classe politica nazionale ma anche le amministrazioni locali, ne tengano conto e non permettano mai piu’ che una minoranza, anche se ricca e invadente, possa prevaricare i diritti di altri, maggioranza o minoranza che siano. FederFauna, in fine, fa notare come possano essere diversamente presentati gli stessi dati e che, guarda caso, i primi commenti pubblicati su quelli relativi agli animali, siano stati proprio degli animalisti. Eurispes, che riprende essa stessa, nel suo rapporto, dati forniti da Lav e Aidaa, rileva che per il 53,1% degli italiani, il sistema informativo del nostro Paese non puo’ essere considerato libero da influenze esterne.
federfauna: associazione che difende gli interessi di cacciatori, pellicciai, circhi con animali, commercianti di animali, allevatori, vivisezionisti, botticellari… ecc. ecc. insomma di tutte categorie che speculano sulla pelle degli animali.
Adesso, dopo tante chiacchiere, federefauna prende una bella smusata contro il sondaggio eurispes (e non può nemmeno dire che esso è stato sovvenzionato dagli animalisti), quindi non le resta che provare a ribaltare le cifre: così, giusto per citare una delle tante perle contenute nel comunicato, quei 24,2% di italiani che dicono di essere “poco favorevoli alla caccia”, diventano praticamente favorevoli alla caccia!!!!!!! Ahahahaha Come se chi è “poco contrario” alla caccia, venisse conteggiato tra i contrari. Ahahahhah Federfauna o imparate l’italiano o imparate ad accettare i dati riportati da Eurispes. Gli stessi dati possono essere presentati diversamente solo da gente ha tutto da perdere dal confronto con quei dati: e siccome i dati eursipes bocciano senza possibbilità di appello la caccia, le pellicce, i circhi con animali, la vivisezione, ecc, federfauna non può far altro che le consuete arrampicate sugli specchi, per cercare di intortare qualche sempliciotto.
La corda si stà spezzando, l’animalismo si stà trasformando in psicosi, e le psicosi provocano spesso tragedie.
Vediamo di moderare i termini: ” Una minoranza, anche se ricca e invadente”?
Di questo eco-delirio siamo “ESAUSTI”!
Caltanissetta: istituito nucleo delle GUARDIE particolari giurate del Wwf le uniche armi sono quindi il telefono cellulare, il binocolo, la macchina fotografica, carta penna, e tanta volontà . 03/10/2008
Le Guardie Giurate, con decreto rilasciato dal Prefetto, sono pubblici ufficiali
LE GUARDIE ?.. E COME CI SI POTRA’ RAPPORTARE ?
Vi sono già esempi delucidativi:
Picchia cacciatori Arrestato un dirigente Wwf (16 gennaio 2008)
Dovevano essere semplici controlli anti bracconaggio nei boschi della provincia a nord di Bari, ma sarebbero stati condotti con minacce e pesanti perquisizioni: una specie di caccia al cacciatore..Le accuse sono violenza privata continuata aggravata, omicidio colposo con MORTE come conseguenza di un altro delitto, falso ideologico e materiale, abuso d’ufficio, calunnia continuata e aggravata, lesioni aggravate.
L’inchiesta è scattata dopo la morte per infarto di un cacciatore di 82 anni…. il forestale avrebbe colpito un cacciatore con una testata fratturandogli il setto nasale. In alcuni casi le perlustrazioni sarebbero state condotte a volto coperto e piazzando richiami per uccelli vietati per fabbricare false accuse contro i cacciatori. ..più di 30 riproduttori elettromagnetici con cd e musicassette per il richiamo degli uccelli
Incappucciati, aggrediscono, un 82enne, che muore di infarto. BRAVI!
ALTRA TRAGEDIA.
Una taglia di 500 euro sul “killer†del cinghiale Piero Una taglia di 500 euro a chi saprà fornire notizie utili «per smascherare chi ha ucciso il cinghiale Piero». ..Ma persone sospette, ..sono state notate e ora parte un’altra caccia. Non all’animale, ma all’UOMO.. conclude Fichera. 09 maggio 2010
FINISCE COSI’LA CACCIA ALL’UOMO?.
Multato per i cani, uccide due guardie zoofile e si spara Renzo Castagnola, l’uomo che stamani ha ucciso due guardie zoofile e poi si è tolto la vita… 12 maggio 2010
Duplice omicidio, reazioni e testimonianze I nipoti di Castagnola: «Per mio zio i suoi cani erano come dei figli»….Una storia che andava avanti da almeno un anno ..«Era esasperato» dicono i vecchi del paese.
Dunque.
Un anno di denunce, avvocati multe, tribunali. Son morti in tre, per il cinghiale “PIERO� Morto Elvio Fichera, Paola Quartini e Castagnola..suicidato.
Sori, il massacro del cacciatore«Paola temeva per la sua vita»
Commenti meglio dell’art. dicono: ..Siamo arrivati all’esagerazione si deve dare un giro di vite a questa gente maleducata e ipocrita che per un piccione rognoso rovinano la vita di gente per bene fino a portarla all’estremo di un gesto che mai avrebbero commesso. 14 maggio 2010
Un altro commenta–..con un animalismo estremo, la corda si è rotta con gravissime conseguenze. Ormai conta solamente il benessere degli animali, il resto è tutta spazzatura poveri noi.
ORA in sordina, si prepara anche la legislazione a dar maggior “potere�
WWF: in Italia ambiente sotto attacco ..sono state oltre 250 le udienze alle quali hanno presenziato gli avvocati del WWF nel solo 2010… Le intercettazioni sono uno strumento indispensabile per fermare i crimini ambientali.. E’ urgente inserire nel Codice penale la voce ‘Delitti ambientali’.
Non “ero” cacciatore, sento di esserlo diventato adesso, solo per il gusto di essere uno della “minoranza, anche se ricca e invadente”.
Qui troverete i link per ogni notizia sopra riportata:
http://www.pieroiannelli.com/?p=8
Cordialmente.
Piero Iannelli
Ah loro sono esausti!!!!!!
Vediamo anche qualche altro esempio delucidativo come li chiama lei (e ben più recenti di quelli da lei citati):
Denunciato cacciatore piacentino per aggressione di guardia venatoria
Sabato 29 gennaio 2011 – 12:40
Piacenza – La squadra mobile ha denunciato un cacciatore piacentino di 45 anni che di recente avrebbe aggredito una guardia venatoria volontaria (anche lui piacentino di circa 60 anni) che lo aveva sorpreso una mattina nella zona di Gossolengo mentre nascondeva della selvaggina appena uccisa per evitare di smarcarla dalla tessera di caccia, una procedura alla quale invece sono tenuti rigorosamente i cacciatori in base al regolamento provinciale. I due avevano avuto una discussione al termine della quale il 45enne colto in fallo avrebbe spinto a terra la guardia, mandandolo all’ospedale con la frattura di una costola e una prognosi di circa tre settimane.
Malmenato dai cacciatori nel suo giardino
L’agricoltore li aveva invitati ad andarsene, ma le due «doppiette» l’hanno aggredito
14 gennaio 2011
FREGONA. Due cacciatori finiscono nei guai per lesioni e tentata rapina. Si erano introdotti in una proprietà privata per cacciare e avevano aggredito il proprietario. Non contenti gli avevano rubato la macchina fotografica dove erano stati immortalati. Ieri sono stati denunciati dai carabinieri di Vittorio Veneto. A portarli sulle loro tracce proprio le immagini scattate. L’episodio risale al giorno dell’Epifania. Un giovane agricoltore di Fregona telefona ai carabinieri. Racconta di essere stato aggredito nella sua proprietà a Castion. L’agricoltore stava eseguendo dei lavori di manutenzione nel suo terreno agricolo. All’improvviso nota nell’area privata i due cacciatori. Li invita ad uscire dal fondo agricolo. Ma niente. Le due «doppiette» non vogliono sentir ragione e continuano la battuta di caccia. A quel punto l’uomo prende la macchina fotografica e inizia a immortalare i due intrusi. Che presi dalla rabbia lo malmenano. Il giovane è costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Vittorio Veneto. Le ferite sono state giudicate dai sanitari guaribili in dieci giorni. Le indagini dei carabinieri scattano immediatamente. Dopo alcuni giorni viene ritrovata la macchina fotografica digitale. I militari la recuperano nei boschi grazie a un meticoloso sopralluogo. Proprio dalle immagini, gli uomini dell’Arma sono riusciti a dare un volto e un nome ai due cacciatori. Ieri sono stati denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria. L’accusa è di tentata rapina in concorso e lesioni personali ai danni dell’agricoltore di Fregona. Un caso analogo era successo a Colle Umberto nel mese di ottobre. Un professionista era stato aggredito da due uomini che erano entrati nel giardino della sua abitazione per cacciare. Uno gli aveva puntato il fucile e l’altro lo aveva colpito alla mano con il calcio dell’arma da fuoco.
PESTATO DAI CACCIATORI PER COLPA DI UN FAGIANO
L’agricoltore non voleva che entrassero nel suo orto per recuperarlo e c’è stata la rissa
(24 novembre 2011)
BREDA DI PIAVE – Una normale battuta di caccia sfociata in un pestaggio ad danni di un agricoltore di Breda di Piave. Mercoledì, l’agricoltore di 72 anni, residente in via Vicinale Marche, ha sentito due colpi di fucile. È uscito in cortile ed ha visto tre cacciatori che si avvicinavano: avevano colpito un fagiano che era finito sul suo orto e lo volevano recuperare. Ma l’agricoltore, anche a causa di passate disavventure già avute coi cacciatori, non ha dato il consenso.
Loro, però, non desistevano e volevano entrare. E così uno di loro è entrato ed ha preso il fagiano.
L’agricoltore si è messo in mezzo ed a quel punto l’hanno pestato. È finito all’ospedale con una gamba fratturata e varie contusioni. La prognosi è di quaranta giorni.
VITERBO, SPARA CONTRO GUARDIA VENATORIA: DENUNCIATO CACCIATORE
Il personale dell’ufficio prevenzioni generali e soccorso pubblico e della Squadra Mobile è intervenuto il località Castel del Selce di Viterbo, su richiesta di una guardia giurata venatoria volontaria, che riferiva che un cacciatore gli aveva sparato perché a suo dire poco prima gli aveva intimato di richiamare un branco di segugi che si erano introdotti in una riserva. Sul posto gli investigatori hanno appurato che l’auto del guardiacaccia era stata centrata su tutta la fiancata destra da un colpo di fucile caricato a pallini; inoltre hanno accertato che il malcapitato nell’occasione aveva subito una lieve ferita alla mano. Dopo accertamenti il cacciatore è stato denunciato a piede libero alla locale autorità giudiziaria per i reati di tentate lesioni aggravate dall’utilizzo di arma da fuoco, danneggiamento e detenzione illegale di arma. (omniroma.it)
(27 novembre 2009 ore 16:02)
mercoledì 12.01.2011
QUARTU SANT’ELENA. Una strage della gelosia, una tragedia consumata in pochi minuti ha distrutto una famiglia in una palazzina di edilizia popolare al numero 6 di via Pizzetti a Quartu Sant’Elena. Alle 21.15 di ieri sera Patrizio Lai, piccolo imprenditore edile di cinquant’anni, ex carabiniere, appassionato di caccia, da tutti considerato un uomo mite e tranquillo, entra nell’appartamento della famiglia Sainas, a quell’ora riunita davanti al televisore, imbracciando un fucile. Quando, poco prima, urla sul pianerottolo: «Aprite, aprite», nessuno pensa che sia armato.
Napoli, tre colpi di fucile contro pastore che “invade” il terreno
NAPOLI (6 gennaio 2010) – Non voleva che le pecore pascolassero sul suo terreno. E così, per tre volte, ha fatto fuoco, con un fucile, contro l’allevatore ferendolo alla schiena, alle gambe e alle braccia. È accaduto a Varcaturo, in provincia di Napoli. Colpa del pascolo, dunque, secondo quanto accertato dai carabinieri, se tra Pasquale Luongo, 30 anni, allevatore, e Antonio D’Ausilio, 54 anni, bracciante agricolo già noto alle forze dell’ordine, è scoppiata una violenta lite. Parole grosse, accuse.
Poi, D’Ausilio ha preso il suo fucile da caccia, regolarmente detenuto, e ha sparato tre colpi. L’allevatore è stato immediatamente trasportato all’ospedale di Pozzuoli dove è stato operato; non è in pericolo di vita.
Tivoli: cacciatore aggredisce agente di Polizia Provinciale
13 dicembre 2010
Ha spedito uno degli agenti in ospedale dopo essersi fatto inseguire e dopo essere venuto alle mani. Nel tentativo di levargli il fucile è pure partito un colpo che avrebbe potuto causare una disgrazia. Il tutto per non fornire i documenti di caccia alla Polizia Provinciale che lo aveva fermato nel corso di una operazione di controllo del territorio. Il denunciato è un cittadino di Tivoli (RM).
Padre e figlio puntano fucili sui poliziotti
arrestati due cacciatori a Camaiore
Sorpresi in zona vietata, hanno diretto le armi sugli agenti della polizia provinciale e poi sono scappati. Scoperti dai carabinieri in una colonica dove si erano rifugiati, nascondevano anche armi da guerra
Due cacciatori di Camaiore, padre e figlio, uno di 44 anni, l’altro di 22, sono stati arrestati dai carabinieri per minaccia aggravata e possesso e detenzione illecito di armi e munizioni da guerra dopo che, sabato scorso, avrebbero minacciato con un fucile agenti della polizia provinciale che li avevano sorpresi nei boschi del Parco delle Apuane, a Lucese, area dove non si può cacciare.
I due hanno puntato l’arma contro gli agenti tentando di scappare, ma la loro fuga non è durata molto.
(06 dicembre 2010)
Giovacchino Sereni, 75enne di Signa (Fi), accoltella le vicine di casa Anna Maria Lotti ed Eva Bigalli. L’uomo non sopportava il cane delle donne
14 ottobre 2010 12:41
FIRENZE / Accoltella le 2 vicine di casa, madre e figlia, perché esasperato dai litigi con le 2 donne. A compiere l’atroce gesto Giovacchino Sereni, un uomo di 75 anni, che ieri sera ha accoltellato le 2 vicine di casa, madre e figlia: la prima è morta, mentre la seconda si trova ora in condizioni disperate.
Il dramma è avvenuto a Signa, in provincia di Firenze, nella zona dei Colli Alti. La convivenza tra i vicini era tesa da molto tempo: Sereni odiava le sue vicine, Anna Maria Lotti, 64 anni, vedova, e la figlia Eva Bigalli, 40 anni, e non tollerava il loro cane. Numerose le liti tra i vicini, culminate in una denuncia delle 2 donne nei confronti del loro confinante.
Ieri mattina il Tribunale di Firenze aveva condannato Sereni per stalking, per aver minacciato e danneggiato l’auto delle vicine di casa. Sereni è ora in carcere con l’acusa di omicidio. I carabinieri hanno trovato l’arma del delitto: si tratta di un coltello a serramanico, rinvenuto dai militari nell’abitazione del pensionato. In un’occasione, secondo quanto emerso, il 75enne aveva minacciato le 2 donne con il fucile da caccia, tanto che i carabinieri gli avevano tolto l’autorizzazione a detenere l’arma.
E per quanto riguarda il fatto di Genova, dove un noto cacciatore ha ucciso due guardie zoofile che stavano seguendo un sequestro su mandato di un magistrato, fa soltanto orrore che gente come lei imputi più o meno direttamente la causa dell’accaduto alle due vittime della tragedia. La causa della tragedia, come della maggior parte delle tragedie che hanno per protagonisti i cacciatori (compresa quella di Genova), è che spesso si tratta di gente che di equilibrio mentale ne ha ben poco come si evince dagli articoli sopra citati;eppure gira armata! Altro che psicosi!
E davanti a tutto questo, che è solo la parte più recente, quelli “esausti” sarebbero loro!!!!!!!!!
Se lo goda tutto il gusto di essere diventato un appartenente a una simile minoranza: ricca, invadente… e ben altro ancora!