Il progetto del secondo gran premio di Formula Uno in Italia naufraga e, ad annunciarlo con una lettera ad Alemanno, è il boss della F1 Bernie Ecclestone. Il sindaco di Roma aveva fortemente scommesso di far entrare la Capitale nel circuito ma il no sarebbe stato motivato da una necessità di limitare le spese dei team. Ci sono le condizioni economiche generali della Formula 1, per le quali i team sono costretti a stringere la cinghia. E per questo le intenzioni della Fom, la società che gestisce le gare, sarebbero quelle di puntare sui circuiti tradizionali. In Italia, per questo scopo, fa sapere Ecclestone, c’è già il Gran Premio di Monza. Quasi come degli sfottò, rappresentanti della Lega, esultano alla notizia. Mario Borghezio ricorda che con l’Indipendenza della Padania, il resto d’Italia potrebbe ambire al suo gran premio. Insomma dice Borghezio: “ognun per sè e Dio (più Gp) per tuttiâ€. Piergiorgio Stiffoni, senatore della Lega Nord aggiunge: “Al limite a Roma si possono riproporre le corse con le bigheâ€. Ma Alemanno gli fa andare di traverso il boccone. “Come è evidente dall’ultima lettera inviata da Bernie Ecclestone, – replica Alemanno – non c’è da parte sua alcuna bocciatura per Roma, ma la decisione di concedere all’Italia un solo Gran Premio: a Monza o a Roma, o a entrambe le città , ma a stagioni alterneâ€.