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La Questura disegna la mappa degli immigrati in Ciociaria

Ai rumeni l’attività predatoria con furti nelle case e furti di auto, agli albanesi lo spaccio delle sostanze stupefacenti, ai cinesi la tratta delle prostitute nelle case, alle bande dell’est europeo e del centro africa la prostituzione sulle strade. Questa è la mappa della criminalità di importazione che la questura ha disegnato nella provincia di Frosinone dopo un attento studio del territorio. Nell’ultimo anno sono stati emessi oltre trecento provvedimenti di accompagnamento alla frontiera a seguito di altrettanti provvedimenti di espulsione e novecento denuncie all’AG riguardanti extracomunitari.
Sono oltre 20 mila gli stranieri che, in linea con i dati nazionali, rappresentano oltre il 10 % della forza lavoro, con un aumento, nell’ultimo decennio, di oltre l’80%. Una crescita favorita dal’entrata nell’Unione Europea di Polonia, Romania e Bulgaria le cui comunità in provincia sono state da sempre cospicue.
Analizzando il fenomeno va evidenziato che le molte etnie delle comunità dell’est europeo si appoggiano a tre, quattro, famiglie principali strutturate in modo patriarcale, che accolgono o invitano i connazionali, giunti sul territorio e li seguono in tutti gli aspetti della vita sociale, dalla sistemazione alloggiativa, alla sistemazione dei figli minori, all’inserimento nel mercato del lavoro.
Esempi del genere si trovano, secondo lo studio fatto dalla Questura, soprattutto nel capoluogo, a Ferentino, Alatri, Anagni, Isola del Liri.
Un’altra caratteristica che riguarda però albanesi, marocchini e africani in genere, individua gli immigrati come titolari delle proprie aziende e che assumono loro connazionali.
Uno studio utile a monitorare i flussi di stranieri sul territorio e, in questo, la Questura di Frosinone coordinata dalla Prefettura UTG, tramite l’Ufficio Immigrazione è infatti punto di raccolta, di tutti i dati relativi ai cittadini extrcomunitari ai fini del rilascio del permesso di soggiorno.
In questo contesto frequentemente vengono effettuati dei controlli nei cantieri per verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza degli ambienti di lavoro e la regolarità sulla posizione del soggiorno dei lavoratori. Sono stati intensificati i controlli su tutti i datori di lavoro che assumono più persone, per verificare la capacità economica dell’azienda e arginare il fenomeno delle assunzioni solo nominali e la veridicità delle dichiarazioni.
Er. Amedei

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