Le marche da bollo e da cambiale sequestrate ieri a Lanciano fanno temere che in giro ve ne siano delle altre e, per questo, i carabinieri che stanno lavorando sul caso, hanno ritenuto dover informare la cittadinanza in merito alle modalità con cui di riconosce un valore falso.
Ecco le divergenze che emergono chiaramente dalle due immagini:
– (differenza identificata dal cerchio viola) la banda argentata posta all’estrema sinistra della marca è palesemente diversa da quella originale, che invece riproduce piccoli stemmi della Repubblica Italiana.
– (differenza identificata dal rettangolo rosso) gli stemmi della R.I. che si ripetono in stampa blu a metà altezza circa della banda argentata, invece, mancano totalmente sulla marca falsificata.
– (differenza identificata dalla riga verde) la cornice che delimita la marca è di colore arancione e riproduce al suo interno la scritta “Ministero dell’Economia e delle Finanze Agenzia delle Entrate”. Questa scritta, nella marca falsificata, si fa confusa a causa del tipo di inchiostro, fino a diventare un’unica fascia arancione.
– (differenza identificata dall’ovale arancione) la scritta “Agenzia delle entrate” nella marca falsificata è di colore nettamente differente da quella originale.
Più in generale, si nota un utilizzo di carta ben diversa dall’originale, decisamente più assorbente, su cui evidentemente il colore perde il suo contorno netto, e ciò lo si evidenzia anche dal carattere e dalla definicione di numeri e lettere.
Facile crede che i falsari miglioreranno queste imperfezioni ma per qualsiasi dubbio in merito alla autenticità del valore in proprio possesso, il cittadino può rivolgersi ai Carabinieri, che eseguiranno il dovuto riscontro, confermando che si tratti o meno di valore falsificato.