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Monumento ai Caduti in una discarica pubblica per un’opera d’arte

Una trentina e passa di anni fa l’Amministrazione Comunale di Frosinone ebbe la felice idea di commissionare a Umberto Mastroianni, il grande figlio della Ciociaria, un Monumento ai Caduti a memoria e onore dei combattenti frusinati morti in guerra. Dopo alcuni anni nel 1977 il monumento fu consegnato e posto in opera in quello che fu chiamato pomposamente Piazzale della Pace, vale a dire alla grande curva di Viale Mazzini, di fronte al nuovo garage pubblico multipiano, cioè nel luogo meno idoneo e meno accogliente della città. Un’opera d’arte della più grande importanza, del più grande significato, alla quale in una società civile avrebbero dedicato giustamente il luogo espositivo migliore, vista anche la inimmaginabile capacità di attrazione di un tale monumento, qui invece nel nostro capoluogo è stato fatto vero e proprio segno di un bidone della spazzatura, conseguendo così un altro glorioso primato da aggiungere agli altri: qui a Frosinone le opere d’arte sono considerate ferro arrugginito. Non solo infognato in un posto indecente e indegno, non solo messo in compagnia di vetture in parcheggio in un garage all’aperto, non solo invisibile al passante in quanto il passante non esiste in quella zona, ma il colmo è che da anni è tenuto come la foto documenta, nelle condizioni che solo il nostro capoluogo poteva realizzare e conseguire: una discarica pubblica per un’opera d’arte! Ma l’altro aspetto è che da un anno-due anni è stato ribattezzato: non si chiama più Piazzale della Libertà bensì Piazzale dei tre martiri toscani: infatti all’estremità del largario è stato realizzato, offerto da una banca locale, un piccolo memoriale in ricordo della vicenda di tre giovani fucilati dai nazisti a suo tempo. In aggiunta, fino a poco tempo fa, il Comune di Frosinone aveva un suo sito internet in cui alla voce: monumenti, si parlava e si faceva la storia del monumento di Mastroianni. Ora il sito è stato ammodernato quindi è cambiato e alla voce: monumenti, si legge: tre martiri toscani, si va dentro e vi è tutta la storia del memoriale di cui sopra e dei tre ragazzi fucilati. Ma Mastroianni è scomparso. Nel sito ufficiale del Comune di Frosinone il monumento ai caduti di Umberto Mastroianni è stato elimninato, è stato cancellato!!! Il solito impappamento nostrano.
Non si tratta di politica o di partiti ma, ripeto, di un pizzico di decoro e di rispetto dell’ambiente e anche dei cittadini, non dico dell’arte. Rattrista e spaventa che la cittadinanza non veda e non senta, vista tale abiezione perdurante.
Bello e civile sarebbe se il cittadino di Frosinone in uno scatto virtuoso, ignorando se necessario le autorità amministrative colpevoli di siffatta situazione di estremo e imperdonabile degrado, facesse uno sforzo di civiltà e autonomamente e coralmente ne ripristinasse la funzione e soprattutto lo trasferisse in un luogo degno, aperto alla ammirazione del pubblico e al richiamo del turista e non in un parcheggio pubblico a cielo aperto.
In merito ci si chiede, a parte le altre domande naturalmente, che cosa ha fatto la Fondazione Mastroianni di Arpino, custode della memoria dell’artista, per impedire o lottare o rimediare a tale scempio, e, purtroppo aggiungo, ad altri scempi di opere di Mastroianni perpetrati in provincia.
Michele Santulli

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