Storicamente, è la suocera a rivestire il ruolo della vipera, sempre pronta a limitare la serenità delle povere nuore, ree di aver strappato loro l’affetto più grande: il figlio maschio. Invece, in questa storia i ruoli sono completamente ribaltati, e alla suocera di serenità , da qualche giorno, ne è rimasta ben poca! Soprattutto se pensa che quella nuora se l’era accolta in casa proprio come una figlia, offrendole il calore familiare che le era venuto meno. Infatti, a causa di beghe familiari, la ragazza, P.L., 22enne di Mozzagrogna, aveva abbandonato il tetto sotto cui viveva con la madre e con il di lei compagno, e da quando si era unita al nuovo fidanzato, lentamente aveva conquistato un posto nel cuore e nella casa dove lui viveva con sua madre e sua sorella. Ma proprio la donna, qualche giorno fa, aveva scoperto che le mancavano all’appello alcuni monili in oro e lo aveva detto al figlio, il quale …chissà perché.. aveva iniziato a dubitare della ragazza, che intanto si era trasferita in pianta stabile proprio nella loro casa. Le racconta della scomparsa dell’oro e l’attira in un piccolo tranello, dicendole che la sua mamma ha richiesto l’intervento dei carabinieri, che durante un sopralluogo hanno prelevato delle impronte e.. E la ragazza crolla e confessa di essere stata lei l’artefice di quel piccolo furto. Così, la suocera, incredula e stordita da quell’amara confessione, si precipita a verificare nei suoi cassetti e scopre che quelle che sembravano scatolette ed astucci di gioielli perfettamente al loro posto erano, in realtà , completamente vuoti. A quel punto, non le resta da far altro che recarsi, nel cuore della notte, a fare una denuncia, e questa volta a farla per davvero, riferendo anche quale fosse il negozio in cui la ragazza quella fortuna era andata a rivendersi. L’indomani mattina, i Carabinieri della Stazione di Lanciano si recano presso l’esercizio commerciale, e lì scoprono che P.L., solo da quel negozio, grazie ai gioielli della suocera, si era portata a casa la bellezza di 4.746 euro! Ovvero, 237 grammi di oro, costituenti solo un bottino parziale, che è stato recuperato e posto sotto sequestro quale corpo di reato. Ma neanche questo è bastato alla donna per consolarsi un po’, dal momento che tutti i suoi gioielli, quelli più belli, quelli tempestati di preziose pietre, erano stati smontati, e di brillanti, smeraldi e zaffiri non c’è più traccia.
Dalla ricostruzione fatta dai militari, si è risaliti al fatto che il lavoro di sottrazione era stato lento ed inesorabile, ed era consistito prima nello svuotamento delle piccole confezioni ove la donna aveva riposto il suo oro, che era stato venduto qua e là , e poi, quando la ragazza non era riuscita a resistere alla tentazione di conseguire ulteriore facile guadagno, aveva iniziato ad appropriarli anche di quegli oggettini che la suocera utilizzava più frequentemente, e così è avvenuta la triste scoperta.
La ragazza è stata denunciata a piede libero alla Procura della Repubblica di Lanciano ai sensi dell’art. 624 bis (furto in abitazione).