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Danneggia un’auto per rubarla e minaccia i carabinieri, arrestato ucraino

Era da poco passata la mezzanotte quando, presso la centrale operativia dei carabinieri di Lanciano, arrivava una telefonata che segnalava la presenza di un uomo che, con fare sospetto, si aggirava attorno ad un’autovettura parcata in viale Marconi. Immediatamente intervenuti sul posto, i militari della radiomobile subito individuavano il soggetto che, però, riconosciuta la macchina dell’Arma, si nascondeva. L’equipaggio aveva, così, preso a percorrere la zona, lasciando l’uomo nella convinzione che ormai si fossero allontanati e che, quindi, avesse la tranquillità idonea per portare a compimento il suo gesto.
Invece, i carabinieri, nel ripassare sullo stesso tratto di strada, vedevano chiaramente l’uomo che aveva in mano un grosso blocco di cemento e stava per scagliarlo contro una Mercedes Classe A ma questi, accortosi della presenza dei militari, cercava di liberarsi del masso che, cadendo, si rompeva in due e, nel contempo, danneggiava vetro e portiera dell’autovettura; dopodiché, si dava alla fuga.
I militari si lanciavano immediatamente al suo inseguimento, intimandogli più veolte di fermarsi, fino a raggiungerlo e bloccarlo, ma in quel mentre l’uomo reagiva, colpendo il carabiniere e facendolo cadere in terra e continuandosi a dimenare, finchè veniva immobilizzato. Non contento, Oleksandr BEZSMERTNYI, questo il nome dell’uomo, un Ucraino di 24 anni residente a Lanciano, ove svolge attività di idraulico, già noto alle Forze dell’Ordine, minacciava pesantemente i due carabinieri, urlando “Siete finiti, poi vedrete… vi ammazzo tutti!”.
Condotto il soggetto presso gli uffici della Caserma di via Del Verde, si procedeva con la perquisizione personale, nel corso della quale veniva rinvenuto un attrezzo multiuso con lama avente punta piegata, verosimilmente utilizzato come spadino per l’apertura di portiere e di rocchetti di accensione di autovetture. L’oggetto, congiuntamente al masso di cemento, veniva posto sotto sequestro.
A termine delle operazioni, l’uomo veniva tratto in arresto in quanto responsabile dei reati di violenza, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, tentato furto con le aggravanti previste per la violenza sulle cose e verso le cose esposte alla pubblica fede e in circostanze di luogo e di tempo che ne limitavano la difesa.
Informato dell’avvenuto arresto il PM di turno, Dott. Ruggiero DICUONZO, veniva fissato per la mattinata odierna il rito direttissimo presso il Tribunale di Lanciano, dove il Giudice, Dott. Francesco MARINO, lo condannava a nove mesi di reclusione, pena sospesa.

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