Il Corriere del Sud Lazio, ricordi di un settimanale “palestra” di giornalismo
1 Febbraio 2011Una foto, mille ricordi. Vedere quell’insegna vicino ai cassonetti dell’immondizia ha toccato profondamente chi, l’esperienza rappresentata da quel nome, l’ha vissuta intensamente: Il Corriere del Sud Lazio. In pochi, forse, ricorderanno il settimanale portato in edicola nella provincia di Frosinone ed anche in quella di Latina, da un gruppo di giovani aspiranti giornalisti guidati da un professionista: Stefano Di Scanno. Una vera e propria palestra di giornalismo dove l’unica ricompensa era imparare il mestiere più bello del mondo, scoprendo come un giornale nasce da una idea, come vengono disegnate le pagine, riconoscere le notizie da quelle che non lo sono, raccoglierle e scriverle rispettando chi ne è coinvolto; e poi ancora, come mandarlo in tipografia e come, dalla tipografia far arrivare le copie alle edicole attraverso la distribuzione. Forse in pochi ricorderanno quel giornale nato nell’estate del 1999 e rimasto in edicola per oltre tre anni, sempre con il rischio chiusura per mancanza di fondi, sempre alla ricerca di uno sponsor per pagare bollette telefoniche e tipografia, con computer mantenuti insieme dallo scotch e da qualche amico che veniva a risolvere gratuitamente i problemi tecnici. Nessuna delle decine di giovani e meno giovani che si sono avvicendate a quei computer ha percepito mai un soldo, ma sono tanti quelli che oggi svolgono il mestiere del giornalista firmando i primi articolo proprio sulle pagine del Corriere del Sud Lazio. La prima redazione a Sant’Elia Fiumerapido, ospiti di Telecittà , poi in piazza Diaz dove venne fissata quell’insegna (ben inteso che non è una critica a chi l’ha tolto, semmai il contrario per averlo sopportato per tanti anni su quel balcone). Oggi, l’amico Luciano De Leo tornando da Roma dove ricopre il ruolo di addetto stampa della presidenza del consiglio regionale, ha notato quell’insegna vicino al cassonetto dell’immondizia, l’ha fotografata segnalandola agli amici che insieme a lui hanno vissuto quell’esperienza. Un ricordo, solo un ricordo di tanti anni fa.
Ermanno Amedei
Un piacevole ricordo, soprattutto per me, condiviso prima che con i colleghi, con molti amici! Rattrista vedere una simile fine di un’esperienza importante nel campo del giornalismo per me e per molti come me! Peccato!
Felice Pensabene
Un nostalgico tuffo nel passato. Grazie, Ermanno. Sei riuscito a condensare in poche righe il significato di anni di passione condivisa. Con tanti amici che sono rimasti tali, nonostante tutto. Che il nome della testata finisse in un cassonetto, no, questo non l’avevo messo in conto.
Rita Cacciami
Grazie Ermanno per aver lasciato questa traccia.
Chi ha pensato di buttare la tabella del Corriere del Sud Lazio vicino quel cassonetto poteva semplicemente fare una telefonata e dire: ‘venitevela a riprendere perchè stiamo facendo le pulizie…’.
Invece no, l’ultima umiliazione, l’ultimo schiaffo in faccia a chi ha sempre creduto in quel progetto, dando l’anima. Vergogna!
Ringrazio Ermanno e tutti gli amici per il ricordo di un’esperienza di lavoro unica, alla quale tutti hanno contribuito con entusiasmo, sudore e privazioni personali.
Il ricordo positivo è la migliore ricompensa per me e per tutti coloro che hanno partecipato in squadra all’avventura.
Nel cassonetto dei rifiuti ho messo da tempo il ricordo ed il rapporto personale di persone che non cito perché, tanto per esser chiari, manco ne ricordo bene la faccia.
Un abbraccio