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Ladri di rame, non più rumeni, ma italiani. In manette quattro cassinati

Ladri di rame presi con le mani nel sacco dai carabinieri della compagnia di Cassino. Non si tratta di cittadini rumeni, come spesso accade di riscontrare in fatti simili, ma di italiani, anzi, di persone del posto. La scorsa notte i militari agli ordini del capitano Adolfo Grimaldi e coordinati dal tenente Massimo Esposito, hanno arrestato in flagranza del reato di furto aggravato in concorso di ingente quantitativo di rame D.M.M. e D.N.A., rispettivamente 26enne e 23enne di Piedimonte San Germano, M.N. e S.F., rispettivamente 25enne e 24enne di Cassino. Il giorno precedente una pattuglia della Stazione di Cassino, nel corso di un normale servizio di prevenzione, transitando nella zona industriale della città martire hanno notato all’interno di un capannone industriale, adibito a magazzino, una matassa di fili di rame, tagliati accuratamente e accatastati a ridosso di una porzione del muro di cinta. Ai militari era apparso subito chiaro che ignoti, al fine di trafugarli, li avevano così tagliati e ordinati per caricarli in modo veloce e sicuro su di un mezzo di trasporto, probabilmente nel corso della notte. Avuto conferma dal titolare del capannone che la matassa di rame si doveva trovare, integra e non tagliata, in altra zona più sicura del magazzino, i militari del NORM e della Stazione di Cassino, predisponevano un adeguato dispositivo di osservazione e controllo della zona che consentiva di trarre in arresto nella flagranza i quattro e di recuperare la refurtiva che i malfattori già erano riusciti in parte a mettere nel cofano di un’autovettura. Gli arrestati, ad espletate formalità di rito, venivano associati presso la Casa Circondariale di Cassino, mentre l’autovettura ed i vari arnesi utilizzati per il taglio del rame venivano posti sotto sequestro.

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