Libia in fiamme, citta bombardate dall’aviazione. Disertano due navi da guerra
23 Febbraio 2011La Libia è sull’orlo del baratro e l’Italia trema. Gheddafi, oggi, in un messaggio alla Nazione, ha giurato guerra all’ultimo sangue contro i drogati che, sobillati dalle potenze straniere, cercano di soverchiare il potere costituito dopo la ribellione che lui, 42 anni fa, cavalcò in un colpo di Stato militare contro la monarchia. Da allora, tante cose sono cambiate fino a che, il popolo si è ribellato per strappare il potere, questa volta, proprio al colonnello. Mille sarebbero i morti dovuti a bombardamenti anche aerei che l’aeronautica Militare starebbe compiendo nelle zone controllate dai manifestanti. Inoltre si calcola che ci sarebbe oltre il milione di persone, provenienti dal centro Africa, pronti ad imbarcarsi per raggiungere le coste italiane. Fino ad oggi, questo viaggio era ostacolato dai blocchi che il regime libico manteneva attivi sulle coste in ottemperanza di un accordo con l’Italia. Con l’ordine saltato, sono saltati anche quei blocchi e, per questo, si attende e si teme l’esodo. Per questo, in Sicilia, si stanno individuando aree da destinare a maxi tendopoli. Intanto le notizie che arrivano da oltremare, seppur centellinate dalla censura di regime, fanno rabbrividire e raccontano della violenza disumana adottata dal rais e dalla sua famiglia per mantenersi aggrappati al potere. Oltre ai bombardamenti aerei, anche la marina avrebbe dovuto bombardare Bengasi ormai in mano agli insorti. Le due navi, però, invece di obbedire, hanno rivolto la prua verso Malta disertando. Sempre a Malta, ieri, i piloti di aerei ed elicotteri da combattimenti libici, avrebbero chiesto asilo atterrando con i loro velivoli sull’isola. Intanto ridotte le forniture di metano e petrolio all’Italia che, pèer il Belpaese rappresenta il 30 percento delle forniture complessive di idrocarburi.
C’è di più, anche per la ns “zona” di copertura. Rienuncio il sito: http://altocasertano.wordpress.com. Mi è capitata una storia di prima fonte fortissima. In realtà , al di là del legame indiscusso col disagio umanitario che i migranti provocano nelle comunità internazionali dei paesi occidentali (lo affermo col rammarico infinito dell’uomo che, nel privato extraprofessionale, è di destra – ndr), c’è il dato già di fatto, già svelato ma smascherato in diretta qui da noi, fra regime gehddafiano, liberismo esagerato, linee isolate ma fortissime di Governo e legami economici con la Libia “benedetti” dallle due stanze dei bott(i)oni, Palazzo Grazioli e l’ormai ex Palazzo della Rivoluzione, già Palazzo Centrale della Rivoluzione Libica del colonnello Muammmar.
La mia fonte è stata teste, tra le altre infinite sconcerie, del legame diretto (leggi ordini dati) fra Polizia Libica, Esercito lealista e migrazioni incentivate a suon di botte per tenere una certa Italia “contaiola” e cercatrice di appalti sotto scacco, uno scacco da mille migranti “la botta”, tremilacinquecento euro a viaggio e 500 euro in più per un bimbo non ancora nato… contabilizzato sotto minaccia di un AK47 kalaschicov in pratica “armato a Roma, otre che al”, al di là del Golfo della Sirte con ordini precisi di Gheddafi alle sue “Prefetture”. Leggete un po’ che schifo…