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Montino: “Nucleare: governo bocciato, la parola torna ai cittadini”

“Le forzature hanno le gambe corte e anche sul nucleare il Governo viene bocciato dalla Corte Costituzionale: non può prescindere dal parere delle Regioni dove si intende costruire la centrale. Anzi, la Corte Costituzionale va oltre e stabilisce che il parere, seppur non vincolante, sarà obbligatorio. E’ una decisione positiva perché stoppa il decisionismo raffazzonato del Governo e il tifo della lobby pro nucleare che intendevano ignorare e anzi, calpestare, il parere dei cittadini. Il pronunciamento della Consulta premia la decisione assunta della precedente Giunta regionale del Lazio il 25 settembre 2009 di presentare un ricorso contro la legge “99/2009” detta “Sviluppo”. E’ un fatto estremamente positivo. La Corte ristabilisce il principio che su questioni cosi importanti le istituzioni devono essere “adeguatamente coinvolte” a conferma ulteriore che l’Italia non è un azienda privata. Siamo nettamente contrari e ci opporremo in ogni modo ed in ogni sede alla realizzazione nel territorio della Regione Lazio di due centrali nucleari così come sembra ipotizzato dal piano Enel. Quella del ritorno al nucleare è ipotesi che risponde a vecchie logiche, superate, sbagliate e già bocciate dai cittadini. La sfida del futuro non è il ritorno al nucleare ma quella delle energie rinnovabili. Su questo terreno, se c‘è impegno convinto, i risultati possono essere clamorosi”.

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