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Pesca illegale, sequestrate nasse scoperte sul Gari dalla polizia provinciale

Non solo la caccia di bracconaggio nel mirino della Polizia Provinciale di Frosinone ma anche la pesca irregolare. Nei giorni scorsi, infatti, la pattuglia composta dall’agente scelto Luigi Cerro e dal vice sovrintendente Severino Frugnoli hanno rinvenuto sulle sponde del fiume Gari, nei pressi di S.Angelo in Theodice, alcune reti da pesca ed attrezzi vietati, in particolare bertavelli (una sorta di nasse metalliche) all’interno dei quali erano state catturate anguille, trote e gamberi di fiume che erano ancora in vita. Gli uomini della Polizia provinciale hanno sequestrato i materiali e liberato le prede.

Va sottolineato come, in previsione della pesca alla trota, prevista per domenica 27 febbraio, gli uomini del distaccamento della Polizia provincia di Cassino, coordinati dal Comandante Massimo Belli, hanno intensificato i controlli su tutti i corsi d’acqua che scorrono nel territorio del cassinate allo scopo della prevenzione e della repressione dell’attività illecita della pesca. In molti corsi d’acqua della provincia di Frosinone, particolare che va notato, sono ancora presenti specie che altrove sono assai desuete se non completamente scomparse. Un motivo validissimo per tenere alta l’attenzione non solo nei confronti delle attività illecite di scarico ma anche nei confronti di coloro che abusano della pesca utilizzando strumenti proibiti puniti con sanzioni che saranno comminate senza indulgenze.

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