Nel corso del 2010 sono stati segnalati e registrati da AIDAA 22.300 annunci online di ricerca ed offerta di sesso con animali, 12.000 link di siti internet contenenti filmati proponenti sesso con animali free e quindi accessibili anche ai bambini (siti nei quali si propongono anche filmati porno con protagonisti i bambini). AIDAA ha provveduto a segnalare anche 145 annunci online di proposte di sesso con animali a pagamento. Analizzando nel dettaglio gli annunci, le offerte di sesso con animali sono circa 15.000 postati in prevalenza da uomini mentre gli animali che si offrono per le pratiche sessuali sono prevalentemente cani, cavalli, asini, capre, ma anche maiali e pecore. Circa 7.000 le richieste di sesso con animali trovate nei siti internet di annunci gratuiti postati prevalentemente da persone che si definiscono maschi e che cercano sesso in particolare con cani e asini. Circa 1200 gli annunci di donne che cercano rapporti con animali, inoltre 900 sono le richieste di sesso con animali ed altri uomini o donne. AIDAA nel corso del 2010 ha inoltrato oltre 600 segnalazioni alle forze dell’ordine sia in riferimento agli annunci internet sia in relazione ai siti che ospitano filmati espliciti di sesso con animali visibili con un semplice clik anche dai bambini. Rispetto al 2009 le segnalazioni sono aumentate di circa il 22%, da segnalare infine che in seguito alle segnalazioni sia di AIDAA che di cittadini privati sono stati circa 4.000 le inserzioni cancellate dai responsabili dei siti di annunci gratuiti. “Purtroppo la pratica del sesso con animali è ancora troppo diffuso, sia negli annunci sia soprattutto attraverso i siti internet che offrono questi filmati pornografici che possono essere visionati e scaricati gratuitamente anche dai bambini. Questa è una cosa vergognosa- commenta Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- noi crediamo sia necessario vietare questi tipi di annunci e di filmati, e anche in questo 2011 daremo il nostro contributo nel segnalare la presenza di questi annunci e di questi filmati chiedendo sia alle forze dell’ordine sia ai responsabili dei siti internet che ospitano gli annunci di rimuoverliâ€.