Undici i finanziamenti appena concessi a famiglie e microimprenditori colpiti dal terremoto, 160.000 euro in tutto. Decine le domande arrivate a “Microcredito per l’Abruzzoâ€, progetto promosso dal Dipartimento della Protezione Civile che gestisce le risorse delle donazioni per la popolazione colpita dal sisma. Il programma, affidato al Consorzio Etimos ha ottenuto i primi risultati coronando un lungo percorso di start-up: dall’analisi del tessuto economico locale alla definizione dei prodotti di credito più adatti, dal coordinamento tra i partner istituzionali coinvolti nel progetto alla formazione dei volontari che contribuiscono all’operatività sul campo.
“Microcredito per l’Abruzzo†ha aperto il 2011 con l’erogazione dei primi crediti. A essere finanziati sono stati 5 piccoli imprenditori e 6 famiglie, per un volume complessivo di 160.000 euro. L’importo medio concesso finora è di 26.000 euro per il target microimpresa, 5.000 euro per le famiglie.
L’obiettivo del progetto, che conta su un fondo di 4.530.000 euro, è garantire i finanziamenti che le banche stanno concedendo – per un plafond potenziale di oltre 50 milioni di euro – a micro imprese, imprese sociali e famiglie colpite dal terremoto, senza chiedere altre garanzie patrimoniali o personali. Dagli inizi del mese di settembre ad oggi sono arrivate 88 richieste di credito; la maggior parte è in fase di esame mentre 11 progetti sono già stati finanziati dalle banche.
Da un lato ci sono le microimprese – nei settori dell’artigianato, dell’edilizia, della ristorazione, del piccolo commercio – le cui necessità sono legate al rilancio delle attività danneggiate dal sisma o all’avvio di nuove iniziative. Perciò, i finanziamenti puntano a sostenere le spese correnti, l’acquisizione di attrezzature o mezzi di trasporto, a rendere agibile la vecchia sede o allestirne una nuova.
Dall’altro lato ci sono famiglie con bisogni diversi e sovrapposti – dalle spese mediche impreviste a quelle per la casa o ai mancati introiti: anche piccoli importi da 5.000 euro possono contribuire a far fronte alle necessità più urgenti.
Il progetto, per la sua natura, ha richiesto una lunga fase di studio e di start-up nel corso del 2010: dall’analisi del tessuto economico e sociale locale alla definizione dei prodotti di credito più adatti, dal coordinamento tra i diversi partner istituzionali coinvolti nel progetto alla formazione dei volontari che contribuiscono in maniera determinante all’operatività sul campo. Oggi la forza di “Microcredito per l’Abruzzo†è proprio quella di intervenire in una fase successiva alla prima emergenza, quando altre forme di aiuto si sono già esaurite, e di individuare come obiettivo preferenziale il sostegno diretto alle attività produttive e imprenditoriali. È un mondo che è stato colpito pesantemente dal terremoto e non ha ancora avuto la forza e gli strumenti per ripartire.
In questo senso il microcredito, utilizzato per la prima volta in un contesto post emergenziale in Italia, può rivelarsi una scelta innovativa e vincente, anche per la sua capacità di attivare e coinvolgere una rete di collaborazioni a livello nazionale e locale. Oltre al Consorzio Etimos, esperto internazionale di microfinanza e capofila dell’iniziativa, sono partner attivi l’Abi-Associazione bancaria italiana, la Federazione delle BCC di Abruzzo e Molise, la Caritas diocesana dell’Aquila, le 11 banche del territorio aderenti, le tre banche tesoriere del fondo (BCC Sangro Teatina, BCC di Teramo e Banca popolare Etica) e l’Università dell’Aquila.
Tutti i dati aggiornati quotidianamente sulle richieste e il loro stato di avanzamento, sono pubblicati sul portale www.microcreditoabruzzo.it. La disponibilità del fondo è ancora molto ampia; in caso di mancato utilizzo, il Dipartimento della Protezione Civile ed il Consorzio Etimos valuteranno, assieme agli altri partner del progetto, una diversa destinazione delle residue disponibilità economiche, coerente con le finalità dell’iniziativa e i bisogni della popolazione. Per informazioni e appuntamenti è possibile chiamare il numero 345 5404709 o recarsi presso il Centro d’ascolto Caritas di Coppito (lunedì e venerdì dalle 9 alle 15, mercoledì dalle 15 alle 18).