Avuto riguardo alle attuali tensioni a carattere internazionali dovute alla crisi libica ed alle conseguenti ripercussioni sul prezzo dei carburanti, decine di finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, nel corso della trascorsa settimana, sono stati impegnati in una vasta operazione di servizio finalizzata alla prevenzione e repressione degli illeciti nel settore degli oli minerali.
I controlli, disposti, anche in ossequio ad analogo input a livello nazionale della Superiore Gerarchia, sono stati coordinati dal Comando Provinciale di Frosinone ed hanno interessato tutto il territorio della provincia. Essi sono stati rivolti ai distributori stradali di carburante, impianti che commercializzano un prodotto ad alta incidenza fiscale e di grande impatto per l’economia familiare.
In particolare, l’attività di servizio è stata effettuata non solo a tutela del gettito erariale derivante dal commercio dei carburanti, ma anche a tutela della fede pubblica, onde scongiurare eventuali fenomeni di truffa nei confronti dei cittadini derivanti da una somministrazione di prodotto quantitativamente non coincidente con quella indicata nella colonnina di erogazione.
Nel corso dei controlli presso i distributori, i finanzieri hanno proceduto, tra l’altro, alla misurazione del quantitativo di carburante giacente nelle cisterne e al successivo riscontro con le risultanze contabili, rilevando nella gran parte dei casi una situazione di deficienza di prodotto petrolifero.
In altre parole, per la quasi generalità degli impianti controllati, è stato riscontrato un quantitativo di carburante giacente nelle cisterne interrate inferiore a quello che invece risultava dai documenti fiscali di acquisto e dai registri previsti in materia di accise.
Complessivamente, le deficienze rilevate ammontano a circa 3.000 litri di benzina verde, circa 4.000 litri di gasolio e cica 200 kg di oli lubrificanti.
Sono state irrogate, quindi, nei confronti dei distributori interessati, le correlate sanzioni amministrative ai fini delle accise e dell’imposta sul valore aggiunto, per le diverse irregolarità alla tenuta della contabilità e la mancata annotazione di corrispettivi derivanti dalla vendita dei prodotti petroliferi.
A tutela dei consumatori, sono stati effettuati, inoltre, specifici controlli sulla corretta erogazione dei quantitativi di carburante da parte delle colonnine di rifornimento e sulla regolarità dei sistemi di misurazione delle stesse, nonché sulla corretta esposizione dei prezzi al pubblico e sulla corrispondenza tra quelli riportati sui cartelloni pubblicitari all’ingresso dei piazzali e quelli effettivamente praticati “alla pompaâ€.
Tali controlli hanno consentito di appurare diverrse irregolarità afferenti la non coincidenza dei prezzi praticati alla pompa con quelli esposti sui cartelloni, nonché diverse colonnine di distribuzione dei carburanti non perfettamente tarate e, quindi, eroganti quantitativi inferiori, anche se di poco, rispetto a quello che avrebbero dovuto dare in relazione al prezzo al litro.
In merito, le Fiamme Gialle ciociare hanno proceduto a diffidare i gestori nell’utilizzare tali colonnine e di provvedere all’immediata messa in regola delle stesse a mezzo intervento degli Organi metrici previsti dalla normativa vigente.
Ovviamente, i militari operanti hanno successivamente accertato l’avvenuta regolarizzazione.
Sono stati inoltre, effettuati specifici controlli anche nei confronti di alcuni depositi di carburanti di maggiore capacità di stoccaggio presenti nell’ambito di questa Provincia, i quali hanno evidenziato solo irregolarità di carattere amministrativo.
Continua incessantemente, quindi, sull’intero territorio della provincia ed in tutti i settori economici, l’attività di controllo della Guardia di Finanza a tutela della legalità fiscale ed economica, finalizzata a tranquillizzare gli operatori economici rispettosi delle leggi e a reprimere tutti i fenomeni di illegalità .