Cassino: discariche a ‘cielo aperto’ frutto dell’inciviltà dei ‘soliti furbi’
13 Marzo 2011Sembra che a Cassino e nei dintorni sia divenuta un consuetudine abbandonare rifiuti ovunque. Non sempre è possibile mettere in atto i controlli e soprattutto sorprendere gli ‘incivili’ di turno che approfittano delle ore notturne per depositare rifiuti, anche pericolosi, nei posti più impensati. Allora si scelgono le periferie, le strade secondarie, gli argini dei fiumi. E’ quanto avviene in via Madonna di Loreto, quella che da via Garigliano, passando per via Palombara, si congiunge a via Appia. Bene, anzi, male, proprio in  questa parte della città , dove sono sorte anche molte abitazioni, non è difficile trovare rifiuti di ogni genere. All’inizio di via Madonna di Loreto, infatti, proprio in prossimità delle abitazioni, da tempo sono depositate tre lastre di eternit, ma non basta perché proseguendo verso via Palombara da anni, ormai, c’è una vera e propria discarica a cielo aperto con rifiuti di ogni genere, anche pericolosi, gomme per auto, calcinacci e immancabili, le lastre di eternit. Â
Chi poi, volesse percorrere quella strada, in direzione di via Sferracavalli, si troverà uno scenario ancor più desolante, infatti, lungo gli argini del ‘Rapido’ ci sono persino degli elettrodomestici.  E’ certamente superfluo ricordare a questi nostri ‘incivili’ concittadini che gettare in modo indiscriminato rifiuti deturpa l’ambiente, che non si può approfittare dell’assenza di controlli per fare i propri comodi liberandosi dei rifiuti ingombranti gettandoli ovunque, ma soprattutto che gettarli ‘ a cielo aperto’ costituisce un reato passibile di sanzioni severe!
Ai cittadini ‘incivili’ bisogna ricordare che per i rifiuti ‘ingombranti’ esiste un servizio di ritiro gratuito da parte della società De Vizia, che ha l’appalto della nettezza urbana a Cassino. Una semplice telefonata, quindi, sarà sufficiente per evitare di mettere in pericolo la salute di tutti!
Complimenti per l’ articolo, riprende quello che io ho gia fatto presente sui quotidiani locali l’ altro giorno
ciao