Frode fiscale, la Finanza sequestra complesso aziendale da 2 milioni di euro
30 Marzo 2011Una frode fiscale milionaria è stata scoperta dalla guardia di Finanza di Caserta che, oggi, ha effettuato un maxi sequestro preventivo per un valore di circa due milioni di euro.
I Finanzieri della Compagnia di Mondragone, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Ce), che ha consentito il sequestro dell’imponente complesso aziendale denominato “Country House Lunatenutaâ€, facente capo ad un noto imprenditore mondragonese, M.M. di anni 54, pluripregiudicato.
Le proprietà che hanno interessato il provvedimento giudiziario consistono in un agriturismo, un supermercato alimentare (denominato “Mister Joeâ€, che per lungo tempo ha attratto una vasta clientela proveniente, oltre che dal casertano, anche dalla provincia di Napoli e dal basso Lazio), un deposito di merci e 45.000 metri quadrati di terreno agricolo esteso tra i Comuni di Mondragone e Falciano del Massico, per un valore complessivo di oltre 2.000.000,00 di euro.
I beni sono stati dunque affidati alla gestione di un amministratore giudiziario nominato dalla Procura della Repubblica sammaritana e messi a disposizione dell’A.G. inquirente.
Si tratta di un sequestro per equivalente all’importo di una vasta evasione fiscale posta in essere da una società immobiliare di Mondragone, nella quale affluivano le disponibilità economiche indebitamente sottratte a società di capitale fantasma, costituite ad hoc ed intestate a prestanome, in modo da renderle prive di ogni garanzia patrimoniale di fronte a qualsiasi azione di rivalsa esercitata dal Fisco.
L’operazione di servizio, eseguita dalle Fiamme Gialle attraverso complesse verifiche fiscali e indagini finanziarie – nel corso delle quali sono stati identificati e sentiti diversi personaggi operanti nel settore agro-alimentare ed immobiliare delle province di Napoli, Caserta, Frosinone, Latina e Brescia – ha consentito l’accertamento di una frode fiscale di oltre 2.000.000,00 di euro, pari al valore dei beni sequestrati.
Le operazioni di servizio hanno portato alla denuncia, oltre che dell’imprenditore mondragonese, di ulteriori cinque persone coinvolte a vario titolo, le quali si sono rese responsabili di condotte penalmente rilevanti per l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, nonché per infedele dichiarazione dei redditi e dell’IVA.
Le capillari investigazioni hanno consentito di delineare chiaramente il legame associativo degli indagati, responsabili della frode fiscale posta in essere, nonché il ruolo assunto da ognuno di essi nell’ambito della organizzazione criminosa.