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Il mercato chiede più Giuliette ma l’indotto Fiat di Cassino non supporta i volumi. Intanto gli operai si preparano alla Cig

Il mercato chiede molte più Alfa Giulietta di quante se ne producono, ma nello stabilimento di Cassino, le aziende dell’indotto non riescono a fornire pezzi sufficienti per far crescere il volume produttivo. E intanto, paradossalmente, gli operai dello stabilimento Fiat si devono inevitabilmente preparare alla cassa integrazione di aprile. Francesco Giangrande, segretario della Uilm di Cassino fa i conti e dichiara: “Inizialmente si sarebbero dovuti produrre 350 modelli di Giulietta al giorno. La produzione è salita fino a 480 ma il mercato ne chiederebbe addirittura anche 550. La Fiat però dice che non si va oltre le 480 vetture quotidiane perché l’indotto non riesce a reggere quei volumi produttivi. L’assurdo è che ci sono lavoratori che rischiano la cassa integrazione. Inolre una linea, quella della Croma è stata fermata, e le altre due produzioni, la Delta e la Bravo arrancano sul mercato. E’ uno stallo, che sta vivendo lo stabilimento di Cassino che necessita di un immediato confronto tra sindacati e l’azienda. Fiat – conclude Giangrande – deve dire ciò che vuol fare. Vanno bene anche i restyling di Bravo e Delta, purché si facci qualcosa. Non possiamo restare imprigionati nell’attesa che Marchionne decide”.

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