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Licenziata l’ultima osservazione al nuovo Prg di Lanciano, adesso il piano passa alla Provincia

Un tassello importante, quello messo questa sera, dal consiglio comunale di Lanciano, nel puzzle per l’approvazione del Piano Regolatore Generale, lo strumento urbanistico che la città attende da circa 25 anni. Un percorso iniziato nel primo mandato del sindaco Filippo Paolini, ha subito una importante accelerazione nel secondo mandato con l’adozione del progetto nel dicembre 2009. Poi sono arrivate le osservazioni al lavoro realizzato sotto la supervisione del professor Giovanni Crocioni. Ben settecento che il consiglio comunale ha dovuto spulciare una ad uno e, l’ultima, è stata licenziata questa sera poco prima delle 21.
Il Sindaco Paolini: “Tanta mediazione, nessun compromesso”

“E’ una svolta storica – ha dichiarato visibilmente emozionato, il sindaco Filippo Paolini – Abbiamo lavorato in totale trasparenza. Ogni consigliere conosce tutti i particolari del piano. Adesso ci prepariamo al parere della Provincia”. Il primo cittadino ribadisce: “La gestione trasparente mi soddisfa, tutto è stato fatto alla luce del giorno. Negli ultimi otto mesi il lavoro è stato sofferto, abbiamo trovato le giuste mediazioni senza nessun compromesso. Un lavoro a cui ha partecipato maggioranza e minoranza rispettando i rispettivi ruoli. Quello che abbiamo approvato – ha concluso Paolini – è uno strumento perfettibile, ma sicuramente è anche uno strumento buono. E’ uno dei risultati più importanti non per l’amministrazione ma per la città che così ha uno strumento fondamentale anche in vista della ripresa economica. Cinquecentomila metri quadri di superficie utile abitativa, sul territorio, non significa cementificare ma dare respiro anche all’edilizia salvaguardando gli aspetti ambientali e la vivibilità”.
Pasquini: “Un Prg per aprire al città alla Valle del Sangro”

Flavio Pasquini, presidente della commissione urbanistica, il progetto lo ha visto nascere e crescere rigo dopo rigo. “Finalmente – dice Pasquini – dopo otto mesi siamo arrivati ad un traguardo per la città soprattutto ripensando al fatto che l’ultimo strumento risale 1985; un successo in più per questa amministrazioni e per le due Giunte Paolini che sono riuscite ad arrivare dove gli altri che le hanno precedute, avevano fallito. E’ un piano – commenta Pasquini – che si spalma sul territorio con indici di edificabilità non molto elevati che garantiscono un giusto equilibrio con l’ambiente, salvaguardando l’eccessivo consumo del territorio. Va rimarcato che nel piano è prevista una importante nuova via di comunicazione che permetterà di raggiungere la vallata del Sangro quando, ovviamente sarà realizzata. Lungo questa arteria dovranno essere ubicati i nuovi insediamenti strategici della città quali ospedale, polo fieristico con cui Lanciano dovrà superare il campanilismo ed aprirsi , al territorio della Val di Sangro e dell’Alto Sangro”.
Adesso, il progetto passa al vaglio dell’amministrazione provinciale di Chieti per tornare, poi, al consiglio comunale per l’ultima ratifica. I tempi? Difficile a dirsi. Per il Prg di Atessa, la provincia ha impiegato 5 mesi per licenziarlo.
Ermanno Amedei

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