Non fu truffa ma concussione, tre medici di Pontecorvo rischiano i domiciliari
15 Marzo 2011Non fu truffa ma concussione e, per questo, i medici del reparto di otorinolaringoiatria di Pontecorvo sono soggetti alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Lo ha stabilito il tribunale del Riesame a cui la procura di Cassino si era appellata in seguito alla derubricazione del reato da parte del Gip. Le indagini sono state svolte dai carabinieri del Nas di Latina che accertarono che tre dei cinque medici, quelli oggi indagati, dopo le operazioni, invitavano i pazienti a visite private. Un comportamento illecito che oggi ha ritrovato spessore dell’accusa. I tre medici, per evitare l’applicazione della misura cautelare hanno dieci giorni di tempo per appellarsi alla Cassazione.