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Ordigno bellico nella villa comunale preso a pagaiate da un canoista

Stava pagaiando nelle limpide acque del fiume Gari nella villa comunale di Cassino quando il remo ha toccato qualcosa. Il canoista ha guardato nell’acqua e si è accorto di aver rischiato grosso, grosso come quel proiettile di artiglieria che aveva toccato e che giaceva sul basso fondale del fiume, adagiato sulla vegetazione fluviale. A prendere lo spavento è stato un canoista che il 26 febbraio si stava allenando nello splendido scenario del polmone verde di Cassino. Si tratta di un residuato bellico inesploso risalente ovviamente alla seconda guerra mondiale. Ritrovamenti simili, nella città martire, non sono una novità. Il fiume deve averlo tirato fuori dai fondali e trascinato fino in quel punto ben visibile anche dai vialetti frequentati intere famiglie e giovanissimi. Ad attivarsi, fin da subito, il presidente di Italia Nostra Angelo Spallino ha immediatamente allertato le autorità. Subito la zona è stata transennata dai dipendenti comunali in attesa che arrivassero gli artificieri. Qualche giorno dopo, quelle transenne sono state ritrovate nel fiume. Per fortuna, ieri, gli artificieri hanno rimosso l’ordigno e il fiume è tornato nuovamente “navigabile”.
Ermanno Amedei

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