Terreni e fabbriche in disuso, sequestrate discariche di materiale pericoloso
25 Marzo 2011Nell’ambito dell’operazione denominata “Ciociaria Linda†condotta della Guardia di Finanza di Frosinone, con la consulenza dell’ARPA Lazio e l’ausilio di un elicottero equipaggiato dai finanzieri di Pratica di Mare, sono state sequestrate dieci discariche abusive ubicate nel territorio della Provincia di Frosinone.
Si tratta di 10 distinti siti per una superficie complessiva di 166.745 metri quadrati tutti adibiti a discarica di materiali pericolosi ad alto contenuto inquinante e allo stoccaggio di autovetture fuori uso, in assenza delle prescritte autorizzazioni.
In particolare, nell’ambito della suddetta operazione, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro un’intera fabbrica dismessa da anni di circa 150 mila metri quadrati posta nelle immediate adiacenze di un corso d’acqua perenne, ove erano rimasti da anni incustoditi rifiuti pericolosi per la salute pubblica in stato di abbandono incontrollato.
Nel contesto delle operazioni, i finanzieri hanno scoperto che l’intera un’area industriale era diventata, esclusivamente luogo per lo stoccaggio dei scarti di lavorazione, deposito di fusti contenente materiale pericoloso oltre a oli combustibile e prodotti idrocarburici.
Infatti, l’accurata ricognizione dell’area ha consentito di rilevare, oltre all’esistenza di più manufatti in cemento armato in evidente stato di degrado ed abbandono, la presenza di numerosi cumuli di scarti di lavorazione in evidente stato di abbandono; fusti contenenti olio combustibile per circa 1.000 litri, polvere di alluminio, soda caustica, materiale corrosivo, olio idraulico e grasso con significativi versamenti al suolo; numerosi fusti seminterrati sotto cumuli di materiale di risulta; 38 Big Bag (sacchi) del volume di circa 2 metri cubi ciascuno, contenenti materiale granulare in corso di identificazione; 24 contenitori da 1.000 litri ciascuno parzialmente pieni, recanti la dicitura “â€olio sformante per cemento cellulareâ€â€; numerosi cumuli di resti di materiale bruciato, lana di vetro, materiale RAE; 2 cisterne da 50.000 litri ciascuna, arrugginite e tagliate in senso longitudinale parzialmente piene di prodotto idrocarburico; 2 locali completamente allagati da prodotto presumibilmente idrocarburico; 1 locale di circa 500 mq coperti da materiale “eternit†in evidente stato di deterioramento.
Inoltre, le analisi tecniche effettuate su detti rifiuti, hanno evidenziato la presenza di polveri di alluminio che, in grandi quantità , possono provocare seri danni alla salute.
Come se non bastasse, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone – hanno contestato ai proprietari delle aree le inadempienze previste dai decreti legislativi n. 152/2006 e 209/2003, per aver dislocato sui terreni sequestrati ingenti quantitativi di rifiuti pericolosi, costituiti da materiali RAEE (rifiuti apparecchiature elettriche e elettroniche), parti di veicoli non bonificate, batterie auto usate, rottami ferrosi e rifiuti
in plastica di vario genere, lastre di cemento amianto tipo eternit, oltre 2000 pneumatici usati, nonché 31 carcasse di automezzi fuori uso detenute in evidente stato di abbandono senza le previste cautele necessarie per impedire l’inquinamento del terreno circostante, del sottosuolo, delle falde acquifere.