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Acqua: Acea deve essere subito condannata

Dall’Usb Unione Sindacale di Base riceviamo e pubblichiamo:
Apprendiamo con soddisfazione l’interevento del Presidente Antonello Iannarilli a difesa degli utenti di viale Grecia a Frosinone oggetto delle vessazioni di ACEA ATO5 S.p.A. che ieri si sono visti sigillare a sorpresa i contatori.
Apprendiamo con soddisfazione che il Presidente dell’Autorità d’Ambito ha preannunciato azioni legali contro il comportamento inqualificabile del gestore.
Come Coordinamento Acqua Pubblica della provincia di Frosinone, nell’affermare che di questo genere di interventi si sentita da tempo la necessità in un territorio ridotto a “far west” dove i pistoleros agiscono indisturbati, abbiamo la necessità di fare però alcune precisazioni.
In primo luogo l’acqua non può essere distaccata in nessun caso e non solo se si è in presenza di utenti non abbienti che non sono oggettivamente in grado di pagare le bollette astronomiche del gestore. Su questo punto l’orientamento della magistratura è univoco e non ultimo c’è stato il pronunciamento del Tribunale di Latina che ha qualificato come vessatorie le norme in tal senso contenute nei regolamenti d’utenza.
Innumerevoli sono in tutta Italia le condanne dei gestori all’immediato riallaccio delle utenze inopinatamente distaccate e sembrerebbe che la stessa ACEA ATO5 S.p.A. abbia subito nell’anno 2008 una condanna in questo senso presso il Tribunale di Cassino (sezione distaccata di Sora?).
Se questo vale per tutti gli utenti, anche per quelli morosi, il caso degli utenti che hanno avanzato formale reclamo contro le fatture del gestore è addirittura clamoroso e denso di ulteriori risvolti giudiziari.
Come sta finalmente eccepito il Garante Regionale il SII in queste settimane: “… il punto 2.7.8 della Carta (del Servizio), stabilisce l’onere prioritario di dare comunicazione scritta e motivata ai reclami proposti, in osservanza dei tempi massimi previsti, pari a gg. 10 o a gg. 20 in caso di sopralluogo, e che in pendenza della procedura con l’utenza i termini del pagamento rimangono sospesi. Si osserva, parimenti, che l’omessa risposta al reclamo, potrebbe indurre all’applicazione a carico del Gestore, di una penale a titolo forfettario, ove il diritto dell’utente venisse riconosciuto fondato”.
Il comportamento di ACEA ATO5 S.p.A. a questo proposito è inqualificabile: ha scelto di ignorare a bella posta i reclami avanzati dagli utenti, indica le fatture reclamate come morose sulle fatture successive, arriva a calcolare gli interessi di mora e, infine, invia decine di migliaia di solleciti con minacce di riduzione del flusso, di sospensione del servizio (distacco) e di rescissione di un contratto, peraltro nella stragrande maggioranza dei casi mai sottoscritto.
Sarà la Polizia Giudiziaria e la Magistratura a valutare gli eventuali profili di natura penale ravvisabili in questi comportamenti, ma se dalle minacce si passa ad azioni concrete come l’apposizioni di sigilli all’utenza non è ulteriormente tollerabile la presenza su questo territorio di questi signori e dei loro sgherri.
Come Coordinamento Acqua Pubblica della provincia di Frosinone mettiamo a disposizione di chiunque intenda far valere i propri diritti la nostra assistenza legale perché al più presto questi signori vengano formalmente condannati dal giudice all’immediato riallaccio dell’utenza distaccata.

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