Dichiarazione del Segretario Generale del SILP per la CGIL, Mario Sacchetti “La mancata adesione al “Protocollo di legalità †dei sindaci dei 91 comuni della provincia, lamentata dalla Prefettura, rappresenta un atto gravissimo degli amministratori ciociari, che, nonostante l’evidente presenza delle mafie confermata dai risultati delle inchieste, non si adoperano per rendere il più trasparente possibile il meccanismo degli appalti. E’ assurdo non sottoscrivere il protocollo, perché significa rimanere insensibili di fronte ad un rischio gravissimo, ossia, che la criminalità organizzata, in ogni sua spregevole forma, inquini l’economia dei territori, soffocando l’imprenditoria sana della Ciociaria. Ormai non ci si può più nascondere dietro ad un dito, i fatti parlano chiaro; anche Frosinone è una zona infiltrata ed è per questo che bisogna responsabilmente combattere il cancro mafioso. Non c’è dubbio che una parte consistente di questa partita la giochino le forze di polizia, ma è da sconsiderati pensare che tutta l’attività di contrasto ricada su di loro. Gli amministratori pubblici hanno grandi responsabilità e non è vero che non esistano strumenti adeguati per capire quando un’impresa è pulita e quando non lo è. Segnalare le situazioni poco chiare deve essere un dovere, un obbligo morale per chi ha la responsabilità e l’onore, di guidare un comune, una provincia, una regione o un qualsiasi ufficio della pubblica amministrazione. Non può esserci sviluppo economico/sociale con le mafie e pensare di creare lavoro attraverso imprese controllate dalla criminalità , significa distruggere il futuro dei giovani, significa abdicare all’illegalità . L’alto valore simbolico della non obbligatorietà della firma del “Protocollo di legalità †rappresenta un’ulteriore macchia per tutti coloro i quali non hanno ancora aderito e, tale omissione, non deve e non può passare inosservata nel momento in cui i cittadini si apprestano a votare per il rinnovo dei consigli comunali. La legalità è un valore assoluto in uno stato democratico, è la base su cui si fonda la convivenza civile ed in un momento difficile, come quello attuale, il rispetto della regole assume un’importanza assoluta. L’auspicio è che, al più presto, ancorché sollecitate, giungano le firme sotto il “Protocollo di legalità †che, pur non rappresentando la soluzione definitiva, sarebbero un grande passo in avanti, un gesto concreto ed altamente simbolico contro le mafie in questa provincia. Come sindacato di polizia continuiamo a chiedere il potenziamento delle risorse a disposizione degli uffici investigativi, ma nello stesso tempo, anche come cittadini di questa provincia, chiediamo agli amministratori di porre al primo posto del loro impegno la legalità , per il lavoro e per il futuro di questa provincia.â€