Non bastano il Ruby Gate e le altre vicende giudiziarie che vedono coinvolto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, le noie legali per il premier arrivano anche da Lanciano dove Paolo De Titta lo ha anche querelato per “Eversione popolare contro lo Stato†o almeno questo è l’ipotizzato reato che il 35enne frentano attribuisce a Berlusconi riferendosi alle esternazioni del premier sulla magistratura definita più volte eversiva e, alcune volte, anche brigatista. La denuncia che il lancianese ha presentato alla Procura di Roma e che, almeno sulla fotocopia che fornisce alla stampa stando davanti al tribunale di Lanciano, porta il timbro che dimostra il protocollo. In quella denuncia, tra l’altro si legge: “Egregio signor procuratore, se io come cittadino italiano parlassi male della Magistratura, o direi che la Magistratura è eversiva, mi farebbero scattare subito le manette ai polsi per eversione contro lo Statoâ€. Conclude dicendo: “Qualora si ravvisassero gli estremi di reato chiedo la punizione. Pronto a costituirmi come parte civile nel celebrando processoâ€.
Er. Amedei