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De Angelis: “Dopo la sanità, ora tocca all’istruzione: Governo e Regione stanno martoriando la nostra provincia!”

“Tagli, oramai il centrodestra conosce solo questa parola e la applica in tutti i settori, con conseguenze devastanti”. Così ha esordito l’europarlamentare Francesco De Angelis nel commentare i dati resi noti dal sindacato Snals dopo l’incontro presso l’Ufficio Scolastico provinciale. “La prossima stagione scolastica – prosegue De Angelis – vedrà 400 posti di lavoro in meno, tra personale ata e docenti, per una riduzione complessiva dell’organico del 4%. La scure del centrodestra continua ad abbattersi sulla nostra provincia: dopo aver demolito l’assistenza sanitaria, adesso tocca alla pubblica istruzione, dilaniata dalla Riforma Gelmini varata dal Governo Berlusconi, spalleggiata anche dal Governo Regionale. Se non si modifica la situazione, avremo un impoverimento sostanziale dell’offerta formativa, del tempo e delle condizioni scolastiche nella nostra provincia, a cui si aggiungerà il disagio sociale delle loro famiglie causa riduzione delle opportunità e dei servizi. E’ il sistema scuola di questa provincia, nel suo insieme, ad essere messo in discussione. Inoltre ci saranno 400 posti di lavoro in meno, 400 famiglie che si ritroveranno senza prospettive certe e quindi si accrescerà il disagio economico e sociale di questo territorio. E’ in gioco il futuro dei nostri figli e del nostro Paese. In tutta Europa si investe sulla formazione, perché vuol dire investire sul domani, sulle nuove generazioni. Qui in Italia si è fatto il contrario, con tagli violenti sull’istruzione e sulla ricerca. Senza contare che le illogiche scelte della Gelmini sugli insegnanti precari stanno esponendo il Ministero a ricorsi, sentenze di tribunali e risarcimenti. La realtà è che in questi anni, al di là degli enormi tagli di risorse, è mancato un progetto complessivo per la scuola italiana che oggi è messa seriamente in discussione. Così come sulla Sanità, purtroppo, il centrodestra dimostra di conoscere solamente il significato della parola tagli che, nel caso della scuola, comporteranno perdita di posti di lavoro, riduzione dei tempi scuola, riduzione della qualità complessiva della scuola, impossibilità di garantire alle famiglie gli indirizzi scolastici scelti”.

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