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Operazione “Dragone rosso”: Merce nociva, contraffatta o priva di marchio, maxi sequestro della finanza

E’ scattata all’alba di oggi l’operazione DRAGONE ROSSO che ha visto impegnati oltre 60 uomini del Comando Provinciale di Frosinone e che ha consentito di smantellare una attività illecita posta in essere da alcune società dedite all’importazione ed al commercio di prodotti nocivi, e di altri articoli elettrici e giocattoli non conformi alle normativa nazionale ed europea a tutela della salute e della sicurezza dei consumatori nonché di prodotti di note marche abilmente contraffatti.
L’operazione nasce da un attenta attività di controllo e monitoraggio del territorio che aveva evidenziato l’espandersi in maniera esponenziale in ciociaria di attività commerciali riconducibili a soggetti di origine cinese che ponevano in vendita materiale di vario genere proveniente dalla Cina a basso costo.
Le indagini dei militari della Tenenza di Fiuggi, consentivano di sequestrare già in diversi esercizi commerciali siti in Alatri un totale di circa 20.000 prodotti, tra cui giocattoli e materiale a funzionamento elettrico (lampadine, caricabatterie, radio, tagliacapelli, insegne luminose, eccetera) e di tipo elettronico di fabbricazione cinese, privo della marchiatura CE oppure il marchio risultava esser stato indebitamente apposto, senza alcuna certificazione di conformità a garanzia di una legittima “marchiatura” e diversi articoli per bambini abilmente contraffatti.
Le attività investigative coordinate della Procura di Roma sono proseguite fino ad individuare le società che avevano importato dalla Cina e smistato sul territorio della provincia di Frosinone la merce illecita.
E così è partita l’operazione Dragone Rosso coordinata dal Comando Provinciale di Frosinone che ha consentito di individuare e procedere alla perquisizione di due capannoni nella città di Roma e al contemporaneo fermo di 2 containers.
Le operazione di perquisizione si sono rivelate complesse per il gran numero di oggetti di tutti i tipi da sottoporre a sequestro e per l’esistenza in uno dei magazzini di un locale sotterraneo nascosto ricolmo di merce illecita.
Rinvenuti e sequestrati anche i nuovissimi modelli di IPhon 4 abilmente contraffatti oltre a materiale tecnologico di ultimissima generazione.

Al termine dell’intera operazione sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria nr. 2 responsabili, tutti di origine cinese e sottoposti a sequestro oltre 400.000 , prodotti non sicuri tra giocattoli, materiale elettrici e vari. Complessivamente sono state segnalate all’autorità giudiziaria nr. 7 responsabili titolari e/o responsabili d’imprese distributrici del materiale ritenuto non sicuro ai sensi delle normative vigenti e contraffatto.
Il valore della merce sequestrata è di oltre 1,5 milioni di euro.
La costante attenzione che il Corpo della Guardia di Finanza dedica alla lotta alla contraffazione e l’illecita commercializzazione di merce nociva e pericolosa è tesa a contrastare i rilevanti effetti negativi che tale fenomeno produce sotto l’aspetto economico (calo del fatturato, impoverimento dell’offerta di nuovi brevetti, ecc.), finanziario (riduzione delle entrate fiscali) e sociale (sfruttamento di manodopera, pericolo per la salute dei cittadini, ecc.).
La lotta a tale fenomeno criminale costituisce sia una forma di contrasto alle attività imprenditoriali illegali della criminalità organizzata (che controlla i centri di produzione dei prodotti contraffatti), sia uno strumento di tutela dell’economia legale (operando a protezione delle aziende produttrici dei beni copiati, nonché dei commercianti che rivendono merce originale assolvendo tutti gli obblighi di natura fiscale e amministrativa previsti dal nostro legislatore), finalizzato a permettere lo sviluppo dell’impresa e la crescita economica del paese.

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