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Regione Lazio, Abbruzzese: “Siamo al lavoro e i numeri lo dimostrano”

“Dal mese di maggio 2010 ad oggi l’assemblea si è riunita 23 volte, approvando 13 proposte di legge. Al contrario, in riferimento allo stesso periodo, la legislatura che ci ha preceduto non ha fatto meglio di noi. Anzi, è riuscita ad approvare 9 proposte su un totale di 21 sedute. Sono i dati pubblicati da ‘Il Sole 24 Ore’ e sui quali è doveroso fare alcune considerazioni”. Ad affermarlo Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio regionale del Lazio.
“I numeri – ha continuato -, già di per sé, parlano chiaro e ci dicono che questo Consiglio, con il passare dei mesi, ha acquisito un ottimo ritmo di lavoro, approvando importanti documenti: mi riferisco al Piano Triennale del Turismo, alle leggi a sostegno del mondo agricolo, a quella sull’ottimizzazione, efficienza e trasparenza del lavoro pubblico delle amministrazioni regionali (sulla quale peraltro il Lazio è capofila, visto che è la prima regione d’Italia ad aver recepito la cosiddetta Legge Brunetta), alla legge sul sistema degli ostelli della gioventù. Siamo riusciti inoltre a mettere in piedi, oltre a queste leggi e a quelle che già sono al vaglio delle commissioni consiliari e che già nei prossimi giorni arriveranno in Aula, anche una seria politica di risparmi, che ha portato a ridurre i costi del Consiglio di ben 6 milioni di euro. E’ certamente innegabile il costo che la macchina regionale assorbe sia a livello politico che amministrativo, ma è altrettanto vero che si è proceduto a mettere mano laddove altri prima di noi non sono mai intervenuti.
La decisione di intraprendere un percorso di riforma anche sul sistema amministrativo del Consiglio regionale vuole essere un segnale per la collettività. E’ certamente un primo passo, ma rappresenta un’inversione di rotta e una dichiarazione di intenti che non si esauriranno qui, ma che continueranno anche nei prossimi mesi. OggiAggiungi un appuntamento per oggi infatti queste scelte si rendono tanto più necessarie per riportare la barra a dritta rispetto ad una vera e propria esplosione del debito pubblico.

E poi, come non ricordare il grande lavoro fatto sulla produzione legislativa: perché se è vero che vengono presentate centinaia di proposte di legge, lo è altrettanto il fatto che ci si sta adoperando per dare priorità a tutte quelle che per qualità e per ricadute strategiche sul territorio e sul tessuto economico della nostra regione, sono certamente più attese e quindi più urgenti da attuare. Basti pensare alla proposta di legge sulle attività estrattive di materiale di cave e torbiere, provvedimento atteso da vent’anni, sul quale in questi mesi tanto hanno lavorato sia l’assessorato che la commissione competente e già inserito all’ordine del giorno del prossimo Consiglio.
Insomma, dopo i primi mesi di rodaggio che richiedono anche – e ritengo giusto sottolinearlo – un tempo fisiologico per mettere a regime e coordinare la macchina amministrativa con quella politica, oggiAggiungi un appuntamento per oggi, al di là del bilancio e della finanziaria, abbiamo lavorato su provvedimenti importanti che tracciano la strada del rigore e del riordino e che vogliono essere al passo dei tempi e delle potenzialità che gli attori sociali ed economici della nostra regione chiedono da tempo. Provvedimenti sui quali, tra l’altro, mi fa particolarmente piacere ricordare l’unanimità e la convergenza dimostrata dalle forze politiche, di maggioranza e di minoranza.
Le Regioni possono e devono fare molto per rimettere in moto il territorio e per contribuire attivamente sulla politica economica nazionale. Su questo la presidente Polverini sta facendo scuola, rimettendo ordine ad un sistema sconclusionato che negli anni è servito ad alimentare solo la politica e non i servizi che i cittadini chiedono giustamente a chi governa”, ha concluso il presidente del Consiglio regionale Abbruzzese.

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