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Sanità allo sbando: a Siena per curare la moglie malata di parkinson

“Sul fatto che il ‘Lazio riparte’ come è scritto su i manifesti della Presidente Polverini, è noto che abbiamo forti e fondati dubbi. Di certo sappiamo che il signor Di Lazzaro domani mattina, di buon ora, parte da Roma per Siena e porta la moglie malata di Parkinson a sostituire la batteria che l’aiuta ad avere una vita normale. La signora Di Lazzaro ha una sorta di pacemaker nel cervello, un neurostimolatore che migliora qualità del sonno e dell’autonomia e gli permette di attenuare e tenere sotto controllo i sintomi principali della malattia: tremori e rigidità, difficoltà nel linguaggio. Solo che questo neurostimolatore contiene una batteria che, dopo un certo numero di anni, si esaurisce e va sostituita. È il suo caso. Però per la moglie del signor Di Lazzaro il sistema sanitario del Lazio non ha le batterie di ricambio. A nulla sono valse proteste ed esposti alla Asl, alla Regione, all’assessorato alla sanità, al Cto. E’ costretta ad emigrare per curarsi. Il signor Di Lazzaro che è pensionato, ha già prenotato l’albergo per 5 giorni in vista del ricovero della moglie che ci sarà sabato e delle dimissioni, il prossimo martedì. Nei mesi scorsi avevamo denunciato già questa situazione che coinvolge decine di malati di Parkinson, ma nulla è cambiato. Probabilmente, anzi sicuramente, la famiglia Di Lazzaro cosi come tutti i malati di Parkinson di questa regione non rientrano tra i cittadini del ‘mi state a cuore’. Mercoledì prossimo il signor Di Lazzaro chiederà alla Regione il rimborso totale delle spese che è stato costretto a sostenere. Il Pd gli darà una mano ad ottenerle”.

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