Sorpreso con 110 grammi di eroina purissima, lancianese arrestato dai carabinieri
27 Aprile 2011Decisamente un bel colpo quello inferto nella serata di ieri dai carabinieri del N.O.R. al mercato dell’eroina. La pattuglia radiomobile stava effettuando i soliti controlli alla circolazione stradale, quando ha visto sopraggiungere a piedi due soggetti che, accortisi della presenza dei militari, cercavano repentinamente di cambiare direzione, dettaglio che, notato, faceva scattare un più approfondito controllo. Dei due, uno risultava incensurato, mentre l’altro aveva già molteplici precedenti specifici per spaccio di sostanze stupefacenti. Pertanto, i carabinieri decidevano di procedere alla perquisizione personale, che dava esito negativo per quanto concerne lo stupefacente, ma che consentiva di rinvenire nella tasca di uno dei due la somma contante di € 860.00.
La perquisizione veniva successivamente estesa anche all’autovettura di quest’ultimo, una Fiat Punto, parcata in via Fauro, e qui è stato rinvenuto, ben occultato nel portabagagli, dentro un guanto di lana, un ingente quantitativo di eroina purissima: due grosse pietre del peso complessivo di 110 gr, mentre altre piccole dosi venivano rinvenute, già confezionate e pronte per essere smerciate, all’interno dell’abitacolo. A casa dell’uomo, poi, veniva rinvenuto un bilancino di precisione e 2 gr di hashish. Quindi, il SALERNO Luigi, 39enne di Lanciano, operaio, coniugato, veniva dichiarato in arresto ai sensi dell’art. 73 del DPR 309/90 e, su disposizione del PM Dott. Ruggiero DICUONZO, trattenuto presso la camera di sicurezza della caserma dei carabinieri di Lanciano, in attesa del rito direttissimo che avrà luogo questa mattina presso il locale Tribunale. Lo stupefacente, congiuntamente al bilancino di precisione ed alla somma contante sono stati posti sotto sequestro.
Ricordando però che i carabinieri proteggono il più grande traffico della morte esistente, quello del tabacco. L’industria del cancro fornisce armi e, denaro dentro la busta paga di questa gente. intanto, muoiono in silenzio, lontani dai riflettori: conosciamo il killer scrive Blumir.
Il reparto di chirurgia toracica di Brescia è il più grande d’Italia. Donne amputate ai seni, chemioterapie devastanti, travagli dolorosi, spesso lunghissimi, figli orfani, genitori vedovi. Leggi mai famiglia distrutta dal tabacco? Suona quasi ridicolo ma è una feroce realtà che lo Stato accuratamente nasconde.
Condivido in pieno il commento del lettore precedente.
Si vantano di sequestare che cosa??
In Italia credo che non faranno mai le sale d’iniezione, dove in altri paesi, hanno risolto un sacco di prolemi. E poi, che ca…è un mio amico!!!! Sbattutto in prima pagina, nemmeno fosse lo Strangolatore di Boston!!!