Tremonti sotto il “fuoco amico”, la Federcontribuenti gli spiega cosa fare
23 Aprile 2011Dall’Uffico Stampa Federcontribuenti Nazionale riceviamo e pubblichiamo:
Tremonti si dice sotto ”fuoco amico”. Lo dice dopo le pesanti critiche che gli sono state mosse dal ministro Galan attraverso un quotidiano di proprietà del premier Berlusconi: una polemica tutta di ”maggioranza”.
L’accusa che più brucerebbe al ministro riguarda quella che lo vedrebbe come primo responsabile della perdita di fiducia e quindi di voti da parte degli italiani.
Tremonti non sarebbe stato in grado di facilitare il fisco, sciogliere i nodi di una economia impazzita e resa carnefice di imprese e famiglie: le uniche legittimate a sentirsi sotto ”fuoco amico” considerato che è il loro stesso governo a sparargli contro. Intanto non frena l’onda anti Equitalia, uno tsunami che attraversa la nazione da parte a parte, che spinge associazioni e cittadini a scendere in piazza a cercare riparo. Cartelle esattoriali mai notificate, tributi erroneamente calcolati, fermi amministrativi per debiti prescritti che costringono il cittadino a non utilizzare la propria autovettura e iscrizioni di ipoteca arbitrarie. Con spregio della legge 73 del 22 maggio 2010, per la quale dal 26 maggio 2001, Equitalia non puo’ iscrivere ipoteca per debiti inferiori agli 8.000
euro. Una grande società come è Equitalia, direttamente controllata dalle massime istituzioni, non può giustificarsi motivando false difficoltà gestionali e costringere singoli cittadini a presentare alla società ‘ di riscossione una istanza in cui si obietta l’insussistenza dei presupposti per il mantenimento dell’ipoteca e se ne richiede la cancellazione d’ufficio. Costi di cancellazione che spetterebbero alla stessa Equitalia. Tremonti ha colpa?