Tutta colpa del lavoro, del mal di testa, dei figli che sentono, del cane che guarda curioso, e a cedere alla stanchezza è soprattutto lei: la donna. Lasciando il marito all’asciutto e privando la coppia di mantenersi in allettante allenamento psico-fisico. Anche perché lo stress così accumulato è, purtroppo, difficile da scaricare e va irrimediabilmente ad avere ripercussioni sulla vita sessuale e ad intaccare quella di coppia.
A dirlo non è qualche marito insoddisfatto, ma un sondaggio condotto da Care.com, secondo cui gli impegni di lavoro e famiglia farebbero crollare di sonno il ben 60% delle coppie. Lo studio pone in evidenza, nello specifico, come siano proprio i figli piccoli ad assorbire più energie e a richiedere un costante impegno, sia diurno che notturno, inducendo i poveri genitori a raddoppiare il numero di volte in cui si crolla ronfanti sul divano, piuttosto che dirigersi baldanzosi ed eccitati verso la camera da letto.
Gli intervistati, consci del disagio che si viene a creare, avrebbero addirittura affermato che accetterebbero volentieri un lavoro pagato meno ma che offrisse loro la possibilità di meglio gestire il proprio tempo. Il fatto è, però, che la situazione non migliorerebbe di molto, dal momento che sarebbe dimostrato che l’anoressia da sesso colpirebbe maggiormente le mamme, poiché costrette a “lavorare†ininterrottamente, tra casa, figli, spesa e lavoro propriamente detto. Le stesse mamme che, a breve, finiscono anche per avere meno cura per se stesse, poiché, altruiste come sono, antepongono sempre le esigenze degli altri membri della famiglia alle proprie.
Il fatto è che la più naturale evoluzione del contrasto tra l’eccessivo altruismo materno e il pizzico di egoismo che da sempre contraddistingue l’uomo, si traduce talvolta nella ricerca da parte di quest’ultimo di “prede†più libere, ben curate e meno problematiche all’esterno della coppia. E Dio solo sa quante ce ne sono!