Borse e maglie contraffatte, i finanzieri bloccano carico in autostrada
18 Maggio 2011Ancora un doppio sequestro di prodotti piratati sulla c.d. “Rotta della Contraffazioneâ€, che partendo dal Porto di Napoli arriva ai depositi illegali di Roma, transitando e rifornendo la Ciociaria ed i Castelli Romani.
Dopo i recenti interventi, procede senza soluzione di continuità l’attività della Guardia di Finanza rivolta alla repressione del fenomeno della contraffazione, che deprime ed impoverisce il tessuto economico della Provincia di Frosinone.
Nel corso di servizi finalizzati al contrasto dei traffici illeciti e dei reati economici e finanziari, sul tratto autostradale dell’A1 tra San Vittore nel Lazio e Cassino è stata intercettata, dalle fiamme gialle, un’autovettura sospetta, guidata da un soggetto proveniente da Napoli e diretto verso nord.
Raggiunta e fermata per i controlli di routine, le dichiarazioni del guidatore non hanno convinto i militari, cha hanno proceduto ad effettuare un più approfondito controllo.
Nel bagagliaio dell’autovettura sono così state rinvenute numerosissime borse, di grandi marche, abilmente contraffatte.
Il “carico†illecito consisteva in 332 borse da donna di cui 309 relative al marchio LOUIS VUITTON, 20 relative al marchio FENDI e 3 relative al marchio GUCCI.
La merce è stata sottoposta a sequestro ed il corriere alla guida dell’autovettura è stato denunciato per i reati di contraffazione e di ricettazione, puniti rispettivamente con pene della reclusione fino a due anni e fino a otto anni.
Pochissime ore dopo, sempre sullo stesso tratto autostradale, altra pattuglia della Guardia di Finanza operante nel controllo dei trasporti di merci sottoponeva a fermo un’autovettura con a bordo due cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale.
Dall’ispezione del mezzo venivano rinvenute 91 borse e 78 maglie modello polo, così distinte per marchio di riferimento: 6 borse con marchio FENDI, 85 borse con marchio LOUIS VUITTON, 8 maglie con marchio POLO BY RALPH LAURENT, 11 maglie con marchio BLAUER, 10 maglie con marchio LACOSTE, 10 maglie con marchio FRED PERRY, 4 maglie con marchio FAY, 5 maglie con marchio BURBERRY, 10 maglie con marchio PACIOTTI, 4 maglie con marchio HARMONT&BLAINE, 16 maglie con marchio MONCLER.
Anche in questo caso i capi, seppur simili nel marchio, nella foggia e nelle colorazioni al prodotto originale, lecitamente venduto nei negozi specializzati, risultavano carenti di quei requisiti di garanzia e qualità che contraddistinguono tale tipologia di prodotti.
Pertanto, i militari effettuavano il sequestro dei beni, e i due extracomunitari di nazionalità senegalese venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di contraffazione di marchi e di ricettazione.
La costante attenzione che il Corpo della Guardia di Finanza dedica alla lotta alla contraffazione è tesa a contrastare i rilevanti effetti negativi che tale fenomeno produce sotto l’aspetto economico (calo del fatturato, impoverimento dell’offerta di nuovi brevetti e marchi), finanziario (riduzione delle entrate fiscali) e sociale, (sfruttamento della mano d’opera, pericolo per la salute dei cittadini, ecc.).
La lotta a tale fenomeno criminale costituisce sia una forma di contrasto alle attività imprenditoriali illegali della criminalità organizzata (che controlla i centri di produzione dei prodotti contraffatti), sia uno strumento di tutela dell’economia legale (operando a protezione delle aziende produttrici dei beni copiati, nonché dei commercianti che rivendono merce originale assolvendo tutti gli obblighi di natura fiscale e amministrativa previsti dal nostro legislatore), finalizzato a permettere lo sviluppo dell’impresa e la crescita economica del paese.
Tuttavia, i recenti e ripetuti sequestri, da parte della Guardia di Finanza, di beni contraffatti indirizzati anche al mercato ciociaro, dimostra che anche in provincia di Frosinone, come effetto della crisi finanziaria in corso, cresce sempre più il numero di persone che vogliono acquistare accessori griffati senza badare all’originalità del bene.