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Cassino al voto, la strana battaglia per decidere chi è il “peggiore”

Un insulto dietro l’altro ma, invece di smentire quegli insulti, i candidati a sindaco si limitano a sostenere che la lista avversaria è peggiore della propria. Una sorta di invito a votare il “peggiore minore”, sembra essere stato il senso della campagna elettorale in fase di chiusura a Cassino. Da un lato Palombo, dall’altro, Petrarcone. Entrambi si sono dati battaglia sostenendo di essere la novità per la vita politica di Cassino seppure il primo spalleggiato da Mario Abbruzzese, il secondo da Annateresa Formisano, che di nuovo, entrambi, non hanno nulla. Lo scontro c’è stato a suon di volantini con cui i due “cavalieri bianchi” accusavano lo schieramento opposto di una continuità con il passato; con quelle tanto ripudiate giunte Scittarelli di cui entrambi gli schieramenti sono sostenuti da esponenti di primo piano. Quello che sorprende è che nessuno di due punta a giustificare e a smentire le accuse rivolte dall’avversario, ma che, invece, entrambi con forza, sostengono che la lista avversaria è peggiore della propria. Come a dire: “Votate noi perché, seppur peggiori, siamo meno peggiori dei nostri avversari”. Insomma, comunque vada, Cassino sarà amministrata da “peggiori”.

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