E’ vietato esporre striscioni o manifesti per la pubblicità elettorale dai balconi di appartamenti o da locali che non siano sedi di comitati elettorali. A Cassino le cose sono due: o la città è un intero comitato elettorale, oppure sta subendo la maleducazione dei candidati che calpestano le regole, quelle regole che loro stessi dovrebbero far rispettare una volta candidati. Ma c’è anche un atro aspetto. I bilanci della città martire vivono un profondo stato di crisi. Ebbene, per ogni manifesto o striscione esposto illegalmente è prevista una sanzione di mille euro. Fate un giro per le strade del centro e contate quanti mille euro potrebbero entrare nelle casse dello stato se solo si provvedesse a verbalizzare le irregolarità . Le difficoltà , sarebbero tante; come si fa – ci si obietta – a raggiungere contemporaneamente tutti gli appartamenti per obbligare la rimozione? Forse verrà giudicata una “fesseriaâ€, ma perché non far valere lo stesso principio dell’autovelox? Basterebbe fare un giro per la città , così come abbiamo fatto noi, e fotografare le situazioni sospette, verificare quali tra queste è sede di comitati elettorali e, agli altri candidati pubblicizzati, elevare la prevista sanzione nella speranza, poi, che qualche Prefetto, così come spesso accade dopo le elezioni, non abboni ogni verbale. Comunque, le nostre foto, sono a disposizione di quelle autorità che volessero tenatre di ristabilire le regole anche per i candidati a sindaco e a consigliere comunale.
Er. Amedei