Emergenza umanitaria, incontro a Roma sul piano per l’accoglienza dei migranti
3 Maggio 2011Il Commissario delegato per l’emergenza umanitaria, Prefetto Franco Gabrielli, ha incontrato oggi a Roma presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile i soggetti attuatori nominati dai presidenti delle regioni e delle province autonome per la gestione dell’accoglienza sul territorio dei cittadini provenienti dal Nord Africa. Nel corso dell’incontro, che è stato anche occasione per condividere le esperienze e i modelli messi in campo a livello locale, è stato illustrato il successivo passaggio del Piano per l’accoglienza dei migranti: le quote dell’equa ripartizione sul territorio – con l’esclusione dell’Abruzzo – devono prevedere una disponibilità totale fino a 10mila posti. Allo stesso tempo è stata illustrata la ripartizione tra le Regioni dei primi 5 milioni di euro che il Commissario delegato ha destinato alla copertura delle spese di accoglienza sostenute a livello locale.
Nel sottolineare come l’emergenza umanitaria in atto rappresenti una sfida per la capacità di accoglienza del Sistema nazionale di Protezione Civile, è stato inoltre ricordato che principio cardine nel fronteggiare l’eccezionale flusso di persone in cerca di protezione è e dovrà rimanere il mantenimento e potenziamento delle reti e degli strumenti che già in ordinario accolgono queste persone portatrici di varie e delicate specificità .
A tale proposito, il Sistema nazionale di Protezione Civile continuerà a seguire uno schema di accoglienza che prevede un primo temporaneo trasferimento nei CARA (Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo) dei profughi che arriveranno a Lampedusa al fine di garantire loro lo screening sanitario e la ricognizione di eventuali particolari esigenze, prima dell’accompagnamento sul territorio, nelle strutture indicate dalle Regioni.
Il Commissario delegato ha infine comunicato ai soggetti attuatori che, proprio per garantire tale primo passaggio e consentire alle regioni di predisporre una accoglienza in linea con gli standard e i requisiti previsti dalla normativa italiana per i richiedenti asilo, è stata decisa la temporanea riapertura di Manduria, dal primo pomeriggio di domani e per non più di 72 ore, la cui gestione avverrà in stretto raccordo con la regione Puglia, il ministero dell’Interno, le associazioni di volontariato e quelle umanitarie.