Dall’Ufficio Stampa Federcontribuenti Nazionale riceviamo e pubblichiamo:
“Mi hanno messo all’asta la casa senza dirmelo, per una rata dello smaltimento rifiuti di 9 anni prima… che avevo già pagato tra l’altro”.
“Posso dire di essere perseguitata e di certo non mi vergogno, è questo Stato di… che dovrebbe vergognarsi. Ho dovuto pagare tasse per smaltimento rifiuti per una casa a Roma disabitata da dieci anni, ho fatto il ricorso ma lho perso per un vizio di forma nel ricorso, secondo loro, e poichè non si può fare altro, ho perso i soldi. Stanno continuando a massacrarmi con tasse automobilistiche che secondo loro non ho pagato, questo non è vero ma, a questo punto, dopo aver dimostrato che non ero morosa invano, non farò ulteriori ricorsi perchè mi costerebbero di più. Viva l”Italia, sigh. Non cambierà mai nulla, questa è la verità e ringraziamo chi ci ha ridotti così compresi i cittadini che votano per un… lasciamo perdere!!”
«Briganti autorizzati. A me sono 11 anni che mi devono ridare 2.900 euro! Ma quando li devono prendere loro te li estirpano con le armi….maledetti.. »
« Ho dovuto ripagare una tassa sui rifiuti del 1999, perchè, quella ricevuta, non era in mio possesso dato che fino al 1999 l’obbligo era di mantenere le ricevute per 5 anni. Hanno cambiato la legge portando l’obbligo a dieci anni ma, Equitalia, ti notifica mancati pagamenti antecedenti alla nuova legge; guarda caso, mi sono arrivate multe e sanzioni risalenti a 8-9 anni prima e che non potevo dimostrare di aver pagato. Alcune di queste multe mi sono rifiutato di pagarle, mi hanno bloccato la macchina e mi impediscono di demolirla (è ferma da 2 anni) e nel frattempo devo continuare a pagare il bollo.»
« Mi sono trovata la macchina sotto sequestro cautelativo e non ne sapevo nulla: me lo ha detto il venditore all’atto della vendita. Devo chiedere a chi compie reati legalizzati per conto dello Stato se sono a posto o in bilico nei confronti della giustizia? Bella l’Italia. »
Queste alcune delle testimonianze che si possono trovare sulla bacheca Facebook della
Federcontribuenti; altre arrivano via email o al telefono. Ma come si è arrivati a questo? Attilio Befera, direttore delle Agenzia delle Entrate e presidente di Equitalia: l’Agenzia delle Entrate nasce nel 2001, nel 2005 Riscossione spa, ( legge 248/2005 firmatari: Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri; Tremonti, Ministro dell’economia e delle finanze; il Guardasigilli: Castelli ), nel 2008 cambia nome in Equitalia.
In poco più di sette anni Equitalia ha mietuto migliaia di vittime; oggi, chi si vede recapitare una lettera dalla stessa, trema nell’aprirla. Case messe all’asta, macchine requisite, aziende sequestrate, conti bancari, stipendi e pensioni prelevati senza avvisare gli utenti. Parlando con uno dei tanti avvocati civilisti di Italia, il 70% delle cause è contro Equitalia. Denuncia Finocchiaro, presidente della Federcontribuenti, « oggi queste vittime, queste vicende umane, vengono usate per fare propaganda elettorale», continua dicendo, « sono giorni che sentiamo promuovere “Stop Equitalia Tour” ed ” Equitalia day ” da parte di FLI ed Udc, ma, di proposte di legge concrete, nessuna. Non si tenta di arginare il potere di Equitalia, si tenta di illudere i cittadini». Futuro e Libertà in sintesi propone: un emendamento per consentire l’accesso alla contabilità semplificata estesa a tutte le imprese; l’abolizione delle norme che hanno introdotto il principio del “solve et repete†(prima paghi e poi contesti); imporre all’agente della riscossione, prima di intraprendere un’azione esecutiva, di notificare un ulteriore atto recante l’intimazione al pagamento entro 5 giorni anche ai provvedimenti cautelari. Secondo la Federcontribuenti, questo emendamento, non basta a riordinare il sistema della riscossione: una manovra, che così lasciata, funge solo da « acchiappa voti ». L’Udc, per voce del deputato e responsabile Enti locali, Mauro Libè, propone una moratoria di un anno per i contribuenti in difficoltà . E dopo un anno? Punto e a capo, per questo la Federcontribuenti insiste sulla riforma tributaria e fiscale; due riforme per regolamentare i poteri di Equitalia e per un rilancio dell’economia nazionale. Domani ad Olbia, Finocchiaro, sarà prima al fianco delle centinaia di imprese sarde sparite sotto i colpi della riscossione barbara e poi presenzierà al tavolo tecnico, promosso durante il congresso del 16 aprile a Roma, assieme a Stefano Fassina, responsabile del settore economia e lavoro all’interno della segreteria del Partito Democratico nazionale, per mettere a punto una legge per una riforma della riscossione: « basta presidi e manifestazioni o annunci sconvolgenti, è tempo di mettere mano alle riforme e Tremonti non le può fare tagliando fuori le voci dei diretti interessati.» La Federcontribuenti resta ferma e decisa sui suoi passi: l’istituzione di un ruolo di giudici tributari togati attraverso concorsi pubblici con conseguente riduzione dell’utilizzo dei giudici onorari tributari e l’inquadramento organico delle Commissioni Tributarie all’interno del Ministero di Grazia e Giustizia, con il distacco definitivo da qualsiasi tipo di rapporto con il Ministero delle Finanze che crea inquietanti conflitti di interesse; adeguare la rateizzazione del debito in base al reddito di ognuno; vietare la messa all’asta della casa se unica forma di abitazione; abbassare notevolmente i tassi da usura che Equitalia applica sugli importi; l’obbligo, per legge, di notificare, al contribuente, cartelle o previsti avvisi di pignoramento o fermo cautelativo per mezzo raccomandata in modo da dare all’utente la possibilità di intervenire tempisticamente; vietare la richiesta di riscossioni antecedenti al 1999. Concludendo, spiega Finocchiaro, « si ha la sensazione che tutto ciò serva al governo a far moneta e non a sconfiggere l’evasione fiscale, dal momento, che alle aziende o imprenditori fuggiti al fisco italiano od espatriati in paesi a basso regime fiscale, non chiedono soldi. Perchè devono fare cassa ai danni dei cittadini?».