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Folle in piazza per la sconfitta del Pdl, Berlusconi: “Andiamo comunque avanti”. Adesso c’è il Referendum

Come travolto da un tir, il centro destra cerca di assorbire una botta terribile, quella dell’esito dei ballottaggi, che gli hanno strappato le città maggiori. Prima Torino, poi Milano, Napoli, Novara, Trieste, Pordenone, Rimini, Grosseto, Crotone e Cagliari, lasciando al cavaliere Varese, Rovigo, Cosenza e Iglesias. Il vero schiaffo, però, Berlusconi lo ha avuto a Milano dove si giocava il tutto per tutto. A fargli certamente male non sono stati solo i numeri che hanno assegnato la poltrona di sindaco a Pisapia strappandola alla Moratti, ma certamente quel fiume di genti festanti che ha invaso piazza Duomo come capita solamente quando l’Italia vince i Campionati del Mondo. “Ma il governo del Paese è altra cosa” sembra dire il premier che ammette con distacco la sconfitta e annuncia, “Andiamo avanti con il programma”. Archiviate queste elezioni, il prossimo scoglio, per lui, è il referendum del 12 e 13 giugno, quando gli italiani saranno chiamati a scegliere se “cancellare” o meno alcune leggi emanate proprio dal suo governo, tra cui, il Legittimo Impedimento.
Foto Cristina Spinetti
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