E’ una brasiliana di 36 anni, Ana Caterina Bezerra, la prima donna a cui è stato riconosciuto nientepopodimenoche da un Tribunale un “privilegio” diremmo alquanto inusuale: la possibilità di masturbarsi in ufficio. Non per vezzo, ma per esigenza: pare, infatti, che la donna sia affetta da uno squilibrio fisiologico che le provoca un grave stato di ansia e un incremento del desiderio sessuale, che la poveretta riesce a fronteggiare, appunto, soltanto attraverso una frequente pratica autoerotica. Frequente nel senso che può arrivare addirittura a 50 volte al giorno.
Dopo essere ricorsa inutilmente agli psicologi, Ana ha deciso che era giunto il momento di rivolgersi agli avvocati e portare il suo problema in Tribunale dove, a suon di certificazioni mediche, ha dovuto sbandierare il suo terribile problema; ma la sentenza le ha dato ragione, per cui lei ora è autorizzata a guardare film porno sul suo pc e a masturbarsi all’occorrenza. C’è da dire, però, ad onor del vero, che grazie all’intervento del medico, che le ha prescritto alcuni tranquillanti, la donna non è che se ne sta sempre lì a fare un’arte, perché dalle circa 50 volte, adesso le sono sufficienti solo 18 “applicazioni” al giorno.
Certo, la cosa può far sorridere, ma si pensi anche all’imbarazzo che deve provare la povera Ana a masturbarsi – seppur in via del tutto curativa – sotto gli occhi indiscreti dei colleghi. E in tutto questo, non si può non rivolgere un pensiero al proprietario di quell’azienda che tra le frequenti pause della donna e quelle di tutti i colleghi, che non possono certo resistere alla tentazione di guardarla, da tutta questa storia qualche danno in fatto di rendimento certamente lo ha avuto…
Fonte: www.stranomavero.info