Da Aidaa riceviamo e pubblichiamo:
Ricordare con un momento di preghiera le vittime della caccia e dei fucili dei cacciatori che ogni anno mandano al cimitero dalle 20 alle 30 persone vittime ignare dei colpi sparati dai fucili del cacciatori che non accontentandosi di uccidere inermi uccellini, lepri e altre migliaia di animali (tra cui migliaia dei loro cani) lo scorso anno hanno mandato al creatore 24 persone uccise dai fucili da caccia. Questo è il senso che AIDAA vuole dare alla giornata del 3 novembre che quest’anno diventa la giornata di preghiera e di ricordo per le vittime della caccia e dei cacciatori. Un gesto di testimonianza che avrà il suo culmine nella celebrazione di una Messa di suffragio per i morti a causa della caccia che sarà celebrata a Milano e a Roma ( a tempo debito renderemo note le chiese in cui saranno celebrate le Messe) nel giorno successivo a quello che viene indicato come il giorno del ricordo dei defunti, seguita da un ricordo pubblico nel quale verranno ricordati sia le vittime umani che tutte le altre creature ammazzate dai cacciatori. “Negli ultimi dieci anni sono oltre 250 le persone che hanno perso la vita in quelli che eufemisticamente vengono definiti incidenti di caccia- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- sono persone ammazzate dai fucili di persone che per sport e per diletto ammazzano gli animali e a volte anche il prossimo. Da qui la necessità di ricordarli con una Messa di suffragio e con un ricordo pubblico e civico perché questi morti vittime della caccia non vengano dimenticati, ma vengano onorati come vittime civili della barbarie di uomini spesso assetati di inutile sangue quali sono la gran parte dei cacciatoriâ€.