Il Governo promuove il “lavoro nero” di Stato
4 Maggio 2011Dal Cocer Guardia di Finanza riceviamo e pubblichiamo:
Ancora una volta il Governo disattende le promesse fatte alle donne ed agli uomini in divisa a cui, ogni giorno, vengono chiesti sacrifici che mai si chiederebbero ad altri dipendenti dello Stato.
Nella giornata di ieri, la Commissione Bilancio, con il voto determinante degli esponenti di Maggioranza, ha fatto letteralmente marcia indietro rispetto a quanto già licenziato dalle Commissioni Difesa e Affari Costituzionali, in merito alla corresponsione di “assegni perequativi individuali†– fissi e continuativi – agli appartenenti alle FF.PP. e FF.AA..
La predetta Commissione, adducendo il rischio del mancato rispetto dell’art 81della Costituzione, ha stabilito che si torni alla deprecabile formula “una tantum†con ciò ufficializzando il lavoro nero di Stato, visto che i predetti assegni “una tantum†non produrranno rendite ai fini previdenziali nonostante che saranno assoggettati a prelievo contributivo. Tale decisione è stata successivamente confermata dall’aula.
Così in basso è scesa la Politica del nostro Paese? Si ritiene giusto infierire sui salari degli appartenenti alle FF.AA. e FF.PP. solo perché costoro non possono scioperare?
Vien voglia di citare Marco Tullio Cicerone: “Fino a quando si abuserà della nostra pazienza?â€
Questa volta, però, non rimarremo certamente inerti. Se non verrà ripristinato quanto stabilito dalle Commissione Difesa e Affari Costituzionali ed il Governo non manterrà quanto promesso, non rimarremo a guardare.