Andavano a lavorare quando volevano, utilizzavano le utenze telefoniche della Asl come fossero le proprie e “imbucavano†parenti tra gli assistiti del Sert per consentire loro di beneficiare di prestazioni sanitarie pubbliche in esenzione del ticket. Per questo, stamattina, su ordine del gip del tribunale di Laciano Francesca Del Villano, gli agenti del commissariato di Lanciano hanno tratto in arresto i medici Clara Levante, 57 anni, e il fratello Vittorio, 56, rispettivamente responsabile e vice responsabile del Sert di della città Frentana. Le accuse nei loro confronti formulate dal Pm Rosaria Vecchi sono truffa aggravata ai danni dello Stato, peculato, concussione e per la dottoressa Levante anche falso in atto pubblico. Gli uomini del vice questore Katia Basilico li hanno seguiti e filmati per oltre cinque mesi durante i quali sarebbe stato accertato che i due Levante, gestivano il Sert, ma soprattutto il loro lavoro, a totale piacimento. Timbravano il cartellino delle presenze o se lo facevano timbrare da altri, ma senza essere presenti in sede. Secondo gli investigatori, inoltre, giustificavano, in alcuni casi, le loro assenze con certificati medici per malattie, salvo poi prestare servizio in altre strutture sanitarie pubbliche. Utilizzavano il telefono a piacimento ma a fini personali. Come se non bastasse, riuscivano a far evadere il ticket sanitario a loro parenti facendoli figurare come assistiti del Sert. Per tutto questo, oggi, sono scattate le manette e la concessione degli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia.