“L’intervento di riqualificazione urbana e delle aree periferiche che interessa il Comune di Ceprano è in linea con quanto prevede il nuovo Piano casa della Regione Lazio, contro il quale non si capisce se esiste un preconcetto da parte dell’opposizione che, invece, avrebbe il dovere di partecipare ai lavori per arrivare alla stesura del miglior testo possibile”. Lo ha detto l’assessore alle Politiche per la casa della Regione Lazio, Teodoro Buontempo, a margine di un convegno a Ceprano.
“La riqualificazione della ex cartiera di Ceprano – ha aggiunto Buontempo – è un esempio concreto di come le istituzioni possono intervenire per migliorare la realtà sociale dei cittadini. Ecco perché è importante definire al più presto il Piano casa: senza di esso, i Comuni non potranno disporre di strumenti utili per sviluppare una proficua politica energetica sul territorio e per rendere le case popolari sicure e conformi agli obiettivi di una rinnovata sensibilità in materia di sostenibilità ambientale e risparmio energetico. Ma sarà anche difficile evitare il degrado e l’abbandono delle strutture e sperare in una nuova socialità con spazi verdi e servizi per tutti”.
Secondo Buontempo “si dovrebbe consegnare una sorta di certificazione, un ‘bollino blu’, alle amministrazioni che dimostrano di essere più attive nell’ambito della riqualificazione del proprio territorio, che propongono validi progetti per una edilizia pubblica di qualità e che, soprattutto, mettono a disposizione aree a favore dell’edilizia sociale”.
“Per elevare lo standard qualitativo delle costruzioni di edilizia residenziale pubblica – ha sottolineato Buontempo – è necessario cominciare dai piccoli Comuni, verso i quali c’è grande attenzione anche a livello europeo. La Regione Lazio, e in particolare l’assessorato alle Politiche per la casa, è impegnata per raggiungere questo traguardo e punta molto sulla riqualificazione dei centri storici. Il mio apprezzamento va al Comune di Ceprano, quindi, che, grazie al contributo regionale, rifarà il look al suo centro storico e riqualificherà con nuove abitazioni e zone verdi un’area dismessa e ormai abbandonata”.
“Recuperare e restaurare edifici vecchi costa meno che costruirne di nuovi – ha concluso Buontempo – pertanto il risanamento conservativo, il riuso, il recupero dell’esistente rappresentano un obiettivo salutare sotto il profilo economico, sociale e urbanistico”.
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