Dall’Ufficio stampa PD al Consiglio regionale del Lazio riceviamo e pubblichiamo:
“Il Pdl è una nave che sta colando a picco e l’equipaggio, di cui fa parte anche Alemanno, scappa. Mi stupisce che il senatore Augello, anch’egli uomo di grande esperienza, navigato e intelligente, nasconda la testa sotto la sabbia. Tutti, nel suo partito, cercano altro. Nel Lazio come in Italia, sia nelle regioni del Sud che in quelle del Nord. Ammetterà anche lui che forse c’è qualche problema. È normale, secondo il sottosegretario, che il sindaco di Roma nei giorni scorsi sia andato a Terracina non per sostenere il candidato Pdl espresso da Rampelli e Meloni, ma per appoggiare quello della Polverini? Non siamo di fronte a una guerra tra bande che coinvolge i massimi esponenti del Pdl? Fazzone, noto capo Pdl delle province del sud, tanto per chiarire come stanno le cose ha risposto che “Alemanno ha perso l’occasione per tacereâ€. È crisi profonda, come registra anche oggi un fondo in prima pagina di un autorevole quotidiano di centrodestra. Dunque affermare che il Pdl è allo sbando è un eufemismo e il nostro intervento ha fatto saltare il coperchio. Il Pd, al contrario di quanto dice Augello, è in ottima salute come dimostrano i risultati elettorali anche nel sud della Regione. Non mancano certo anche nel nostro campo le classiche eccezioni: per lotte intestine in alcuni comuni ci dividiamo e gli elettori, giustamente dico io, ci puniscono. Quanto scritto nella mia lettera registra dunque un dato di fatto: il Pdl nel Lazio è solo una società per azioni impegnata a trovare poltrone. Credo che il Pd debba dare in tutti i modi un contributo perché tutto questo finisca presto, per il bene di Roma e del Lazio. Sfruttando tutte le occasioni possibiliâ€.